11/12/2012

“AI TEATRI MODENESI L’1 PER CENTO DEL BILANCIO COMUNALE”

L’assessore Alperoli ha risposto all’interrogazione di Ricci (Sinistra per Modena)

L’Amministrazione comunale spende per le iniziative che si svolgono nei luoghi pubblici della città, piazze o parchi, complessivamente 160 mila euro erogati come contributo a eventi sostenuti per due terzi da sponsorizzazioni private. Vale a dire che praticamente tutte le risorse che vanno per la cultura (complessivamente 9 milioni 700 mila euro) sono destinate alla vita degli istituti culturali, come biblioteche, musei e teatri. In particolare, i teatri, nonostante la riduzione del numero degli spettacoli, hanno dato una notevole dimostrazione di vitalità anche in questa stagione teatrale, ma è evidente che andare sotto un certo numero di rappresentazioni, concerti, balletti avrebbe effetti fortemente negativi, perché si comprometterebbe il ruolo, l’identità e la forza che i due teatri hanno.  

Lo ha ribadito l’assessore alla Cultura Roberto Alperoli rispondendo a un’interrogazione urgente di Federico Ricci di Sinistra per Modena che esprimeva preoccupazione per la situazione dei teatri Luciano Pavarotti e Ert-Teatro Storchi e Teatro delle Passioni.

L’assessore ha innanzitutto sottolineato l’assoluta importanza di continuare a sostenere i teatri modenesi; ha annunciato una prossima seduta della Commissione servizi sul tema e ha fornito alcuni dati. Nel 2012 il Comune ha destinato al Teatro comunale un milione 410 mila euro, lo 0,7 per cento del bilancio comunale. A Ert sono stati destinati 686 mila euro, pari allo 0,34 per cento del bilancio. Complessivamente ai due istituti sono andati 2 milioni 96 mila euro (1,04 dell’intero bilancio). La vicina Reggio Emilia vi destina 2 milioni 96mila euro, pari all’1,59 per cento e Ferrara l’1,28 per cento del bilancio comunale. Per gli anni 2011 e 2012 la Fondazione cassa di risparmio di Modena ha erogato al Teatro comunale 1 milione 446 mila euro, comprensivi anche delle Bande militari; mentre i contributi a Ert, comprendono 330 mila euro di contributo annuale, 300 mila euro per “Vie” nel 2011 e 180 mila nel 2012, 50 mila euro per un corso di formazione per attori a cadenza biennale. Attraverso sponsorizzazioni private ed erogazioni liberali arrivano ai teatri altre somme, nell’ordine di 330 mila euro nel 2011 al Comunale (280 mila quest’anno) e di circa 30 mila euro a Ert. 

Nell’istanza Ricci sottolineava come la riduzione dei contributi avesse determinato per la Fondazione Teatro Comunale e per i teatri Ert tagli alle stagioni teatrali, al personale e nella gestione stessa dei teatri con chiusure prolungate, come inoltre mettesse a rischio le produzioni che costituiscono un introito, la credibilità dei teatri e il loro ruolo nella promozione e divulgazione della cultura. Dall’altra parte, proprio un investimento sulla cultura, secondo Ricci, determinerebbe “un ritorno sulla qualità della vita della popolazione e una crescita della collettività”, creerebbe posti di lavoro ed entrate anche in termini di flussi turistici, “mentre a Modena dal 2002 si è sempre intervenuti sacrificando le risorse dedicate al teatro, con percentuali di incidenza maggiori rispetto ad altri servizi”.

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