21/12/2012

FARMACIE COMUNALI, “SALVAGUARDARE I LAVORATORI”

L’assessore Maletti ha risposto all’interrogazione consiliare urgente di Ricci (Spm)

Sono riprese le trattative con Assofarma per giungere alla stipula di un nuovo contratto. L’assessore alle Politiche sociali Francesca Maletti e il sindaco di Modena la scorsa settimana hanno incontrato i rappresentanti dei sindacati delle farmacie per sollecitare una soluzione rispetto alla proposta di una piattaforma futura di contratto “che non potrà penalizzare le situazioni preesistenti in modo sostanziale e dovrà cercare soluzioni rispetto a nuove assunzioni”.

Lo ha fatto sapere l’assessore Maletti rispondendo durante il Consiglio comunale di lunedì 17 dicembre all’interrogazione urgente di Federico Ricci (Sinistra per Modena) che, partendo dalla notizia della disdetta del contratto da parte di Assofarm, poneva una serie di questioni sul tema e sulla situazione delle farmacie comunali.

Francesca Maletti ha sottolineato come “la trattativa per il rinnovo del contratto sia  condizionata negativamente dai provvedimenti normativi che hanno eroso la redditività delle farmacie; anche le farmacie comunali di Modena e Reggio Emilia, che continuano a essere in attivo, quest’anno registreranno un calo degli utili. Gli obiettivi di quella trattativa erano appunto: riduzione costi, differenza di trattamento per i nuovi assunti e maggiore flessibilità organizzativa. A creare le condizioni per il recesso dei contatti da parte di Assofarm è stata l’azienda più rappresentativa al suo interno, che gestisce le farmacie comunali di Bologna e Milano, “ma si pensa – ha affermato l’assessore - ci siano le condizioni per transitare al nuovo contratto nazionale. Occorre lavorare per risolvere la situazione evitando che le scelte ricadano interamente sui lavoratori”.

Per quanto riguarda Modena, Maletti ha ricordato “che Farmacie comunali spa, insieme a Hera rappresentano valori mobiliari in possesso del Comune sui quali fare scelte rispetto agli andamenti futuri dei bilanci in spesa corrente e investimenti, tenendo conto di diversi fattori tra cui il valore delle azioni, l’appetibilità del mercato e soprattutto l’interesse generale della collettività, tenendo conto del servizio che Farmacie comunali svolgono per la salute e il benessere dei cittadini; esse sono un’articolazione importante del sistema sanitario sul territorio.”

Per Nicola Rossi di Modena Futura “senza sottovalutare il tema del contratto e la situazione dei lavoratori, occorre fare una riflessione più ampia e arrivare a una decisione, perché non si può pensare alle liberalizzazioni per le attività in perdita e non per quelle che hanno degli utili. Le farmacie comunali – ha ribadito - sono uno dei pochi gioielli di famiglia rimasti e il loro ruolo deve cambiare; bisogna ripensare alla loro redditività, perché il contesto è cambiato. È il momento di fare una riflessione che potrebbe essere portata in Consiglio anche attraverso un ordine del giorno”.

Per il Pd, Luigi Alberto Pini ha sottolineato invece “la funzione educazionale delle farmacie comunali, una realtà al servizio del cittadino”. E ha aggiunto: “Proprio perché sono uno dei pochi gioielli, le farmacie comunali, che il resto d’Italia ci invidia, sono da preservare. Il loro ruolo è stato estremamente importante come calmiere sul mercato del consumo farmaceutico e può esserlo ora attraverso l’uso di strategie di comunicazione, come per le campagne di vaccinazioni. E non possiamo fare concorrenza a strutture private – ha ribadito - che adottano strategie di risparmio non condivisibili. Il capogruppo Paolo Trande dopo aver rimarcato il ruolo che le farmacie comunali possono avere nella prevenzione, ha precisato i motivi della contrarietà alla loro privatizzazione: le farmacie comunali continuano a produrre utili, mentre la liberalizzazione del settore non è completa e permangono ancora molti ostacoli di tipo corporativo”. E ha concluso: “Mi fa piacere sapere che Farmacie comunali di Modena non siano tra quelle che hanno spinto per recedere dal contratto”.

In conclusione, Federico Ricci si è detto soddisfatto della risposta dell’assessore e ha osservato: “Ho raccolto la preoccupazione dei lavoratori e delle rappresentanze sindacali in merito al fatto che il nuovo contratto si allinei economicamente a quello delle farmacie private. I sindacati ci chiedono di non essere complici di questa decisione e mi sembra di capire che l’Amministrazione comunale di Modena si sta muovendo per evitare il peggio, conto che continui a farlo”.

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