04/12/2012

IL CONSIGLIO DISCUTE DELLA RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO

Il Protocollo d’intesa è stato approvato con i voti di Pd e SpM; contrari Etica e Legalità e Modena5stelle-pebbegrillo.it. Si sono astenuti Pdl e Modena futura

Il Consiglio comunale di Modena nella seduta di lunedì 3 dicembre ha approvato il Protocollo di intesa per l’attuazione del Piano di riqualificazione di spazi pubblici e strade del centro storico. A favore si sono schierati Pd e SpM; contrari Etica e Legalità e Modena5stelle-pebbegrillo.it; astenuti Pdl e Modena futura.

Ha aperto il dibattito Sergio Celloni di Mpa, che ha condiviso l’idea di armonizzare lo sviluppo del centro se coniugata “con l’audacia di accostare ai vecchi palazzi nuove strutture in grado di reinterpretare le architetture e di fare una città più moderna”. Ha anche parlato della necessità di “riqualificare a partire dal commercio e dai cambiamenti in corso nella società”, oltre che “di creare diversi poli d’attrazione per dare vita a una città con più centri che non viva solo sull’asse della via Emilia”.

Per il Pd, Ingrid Caporioni ha sottolineato i punti di forza del Piano “che contribuirà a dare slancio al futuro”: dal piano dell’illuminazione “per riportare alla luce spazi dimenticati” alla ripavimentazione degli spazi pubblici “per renderli fruibili da tutti”, dalla scelta di investire sui materiali sostenibili al lavoro trasversale a più assessorati, dal coinvolgimento della Soprintendenza fino all’obiettivo di “digitalizzare un archivio dei documenti”. William Garagnani ha definito la delibera “una sfida culturale e intellettuale, poiché lavoriamo allo sviluppo della città ma facciamo al tempo stesso i conti con una grande crisi economica. La scommessa è abbinare il restauro della pavimentazione con la pedonalizzazione del centro, magari offrendo ai residenti altri luoghi in cui parcheggiare, perché Modena è una città da camminare”, ha osservato. E, quando si restaura una strada, ha suggerito di recuperarne anche il nome originario”. L’assessore Marcella Nordi ha ribadito “l’importanza di avere un progetto organico che tenga complessivamente del centro storico e di quello che è stato in passato; il progetto è inoltre approvato dalla Soprintendenza, quindi consentirà di intervenire rapidamente quando ce ne sarà bisogno”, ha commentato.

Per il Pdl, Sandro Bellei ha parlato di “progetto molto interessante, peccato la sua realizzazione costi tanto e quindi per ora ci si limiterà a procedere a stralci”. Ha inoltre invitato a mettere a disposizione di tutti l’intero studio svolto, non solo pubblicandolo on line, ma pensando anche a una piccola pubblicazione cartacea “destinata agli studenti per far capire ai giovani come Modena si è trasformata, un’operazione interessante anche da sponsorizzare”. Per Gian Carlo Pellacani “l’eccellente lavoro va proiettato nel futuro, per evitare che la parte più tecnologica risulti superata”, entrando nel concreto ha citato il caso dei “lampioni tutto fare, pali multifunzionali attraverso cui cablare la città”. Ha quindi introdotto il legame con il tema della Smart city e delle opportunità di finanziamento per progetti innovativi.

Un aspetto sui cui ha insistito soprattutto Federico Ricci di Sinistra per Modena che ha definito il Protocollo “utile e importante, perché dovrebbe snellire, dal punto di vista delle procedure e dei tempi, gli interventi di riqualificazione del centro” e ha invitato a considerare l’importanza della tempistica d’intervento anche nell’ottica della competitività. Ha infine richiamato il tema dell’accessibilità del centro storico, dove “c’è bisogno di marciapiedi ampi e non occupati dalle automobili” e della necessità di estendere studio e indicazioni sull’illuminazione anche alle vetrine dei negozi”.

Diversamente, per Eugenia Rossi di Etica e Legalità “lo studio conoscitivo del centro è fin troppo agiografico: uno spot elettorale senza copertura finanziaria, quindi infattibile. Inoltre, non affronta il problema principale: la riqualificazione dell’esistente. E ancora, se farà parte del Psc, perché considerarlo separatamente? Infine – ha affermato – si naviga a vista, perché manca un piano delle priorità e il progetto non è stato nemmeno sottoposto al parere della Circoscrizione. Occorre una visione più operativa e legata all’effettiva disponibilità di risorse”.

Sandra Poppi di modena5stelle-beppegrillo.it ha posto l’accento su due aspetti: “il metodo è giusto, ma occorreva far partecipare i cittadini; inoltre c’è un problema di costi, per cui il progetto rimarrà sulla carta. Per ora – ha aggiunto - vediamo solo spegnere le luci nei parchi e la pavimentazione di piazza Mazzini è appena stata fatta in asfalto. Approvare questo progetto è come approvare il contorno senza il piatto importante”. Successivamente, ha annunciato il voto contrario perché, a suo parere, il Protocollo d’intesa prevede che per quanto riguarda le tre piazze del centro vada avanti il progetto Botta”.

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