18/12/2012

IMPOSTA DI SOGGIORNO/2 - LA SOSPENSIONE FA DISCUTERE L’AULA

Diversi i consiglieri che sono intervenuti sulla delibera e sulla mozione del Pd

La delibera sulla sospensione per sei mesi dell’imposta di soggiorno ha fatto discutere in Consiglio comunale.

Andrea Galli del Pdl ha detto di sentirsi “preso in giro: quelle scritte sulla delibera e sull’ordine del giorno della maggioranza sono le stesse argomentazioni che avevamo portato in Aula al momento dell’istituzione contro il provvedimento dell’imposta di soggiorno. Invito i colleghi a ritirare il documento che è il contrario di quanto votato sei mesi fa: o è ridicolo oggi o lo era allora”.

Sandra Poppi di Modena5stelle-beppegrillo.it ha sottolineato che “l’ordine del giorno sembra andare in senso contrario alla delibera. Se su questa sono d’accordo, perché è assolutamente necessario sospendere l’imposta di soggiorno che non andava proprio istituita perchè va a penalizzare il nostro territorio, non capisco la direzione della mozione che mi sembra vanificare gli effetti della prima”.

Della stessa idea Eugenia Rossi di Etica e legalità, per la quale “l’imposta non doveva essere istituita, perché non ne possono derivare entrate tali da comportare un vantaggio per l’Amministrazione. Credo che la delibera sia una presa d’atto di una decisione sbagliata: ci voleva più coraggio e andava abolita. L’applicazione dell’imposta di soggiorno – ha aggiunto – contraddice inoltre quanto detto a proposito della necessità di lanciare Modena come città di interesse per l’Unesco”.

Sergio Celloni di Mpa si è  detto “pienamente d’accordo con la sospensione della tassa di soggiorno, perché gli operatori del settore oggi hanno il grande problema di far quadrare i conti. Inorridisco a sentire da un lato parlare di tassa di soggiorno e dall’altro di necessità di promuovere il turismo e rilanciare la città: un’Amministrazione che vuole essere attenta deve evitare qualsiasi gabella che possa mettere in crisi le attività”.

Per il Pd, Stefano Prampolini ha annunciato il proprio voto contrario: “Anche chi è stato colpito duramente e ha perso tutto ora dovrà pagare le imposte statali, nonostante le numerose richieste di sospensione. Non mi sembra quindi una scelta corretta sospendere questo provvedimento che è a carico di persone che non risiedono nei territori modenesi. Piuttosto si potrebbero investire le risorse incassate migliorando il centro storico e organizzando iniziative che possano incentivare il turismo”. Giuliana Urbelli, riferendosi alla posizione espressa da Andrea Galli, ha proposto al consigliere di votare a favore sia della delibera che dell’ordine del giorno “per non scendere ancora più nel ridicolo, se le cose sono come dice. La mozione va infatti nella stessa direzione della delibera precisando alcuni aspetti in termini di equità fiscale”. Per Michele Andreana “è evidente che dopo due rinvii una riflessione sulla tassa di soggiorno sia necessaria e mi pare che si stia valutando l’ipotesi di adottare soluzioni alternative alla stessa. Io condivido la tassa di soggiorno – ha proseguito – e la considero utile nel quadro della situazione straordinaria che si sta vivendo. Non credo che le sorti del turismo modenese dipendano dalla presenza o meno dell’imposta: chi pensa così ha in mente un turismo di basso livello”. Per Luigi Alberto Pini “il turismo è potenzialmente un parametro di sviluppo fondamentale. Perché il turista viene a Modena? Cosa può spingerlo? Ritengo che questo sia un elemento di sviluppo non marginale su cui chiedo che venga fatta una Commissione specifica, con dati certi, per approfondire. Sulla delibera meglio non legarci le mani, sospendere la tassa e rimandare tutto dopo la discussione”. In dichiarazione di voto, il capogruppo Paolo Trande ha fatto alcune precisazioni: “La delibera è un atto dell’esecutivo, l’ordine del giorno è un atto di indirizzo politico del Consiglio, quindi legare il proprio voto alla presentazione della mozione è metodologicamente sbagliato”, ha detto. “Ritengo però che il documento del Pd non contrasti con la delibera, secondo noi tra sei mesi è tempo di fare una nuova votazione”.

Federico Ricci ha annunciato l’astensione di Sinistra per Modena sulla delibera, “in linea con quanto deciso sul bilancio previsionale” e ha chiesto di emendare l’ordine del giorno “che oggi mi sembra l’atto politico forte in discussione perché richiama la scelta fatta in sede di votazione sul bilancio. La delibera è invece più debole, andando in altra direzione, e quindi si può capire perchè qualcuno vuole votare contro”.

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