Il voto favorevole con cui il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità le linee di indirizzo per l’affidamento dei servizi per l’inserimento lavorativo dei disabili, è stato accompagnato da un positivo e concorde giudizio sulla delibera.
Per il Pd, Cinzia Cornia ha parlato di una delibera “di estrema importanza che mira alla tutela e al rispetto dei diritti di persone più deboli che, indipendentemente dai posti riservati dalla legge, rischierebbero altrimenti di essere rigettati dal mondo del lavoro”. La consigliera ha sottolineato come a un’ottima e riuscita integrazione scolastica, faccia da contraltare la difficoltà per questi giovani di inserirsi nel mondo del lavoro e ha concluso: “È un atto di civiltà a cui siamo tenuti, solo in parte per legge”. Per Elisa Sala “il Comune si pone ancora una volta al centro delle strategie di welfare locale recependo gli indirizzi regionali e nazionali, oltre che mettendosi in rete con altri enti”. La consigliera ha anche sottolineato la complessità del progetto “che si rivolge a un’utenza con patologie, problematiche e disagi molto diversi per i quali occorrono soluzioni e percorsi individualizzati” e che “la percentuale degli utenti che riescono a diventare autonomi, rappresenta il successo del percorso”. Stefano Rimini ha ribadito il diritto al lavoro “anche come opportunità per la crescita personale, l’importanza di coordinare politiche sociali e sanitarie, il ruolo delle cooperative sociali e la necessità di continuare a investire in queste politiche per un’amministrazione comunale che ha dimostrato di avere il pregio di voler intervenire a favore delle persone più svantaggiate”.
Per il Pdl, Olga Vecchi si è detta d’accordo sull’importanza del servizio: “Davanti a una delibera come questa – ha affermato - non posso che inchinarmi”, insistendo su tre concetti: “il lavoro che fa sentire utili a se stessi, alla famiglia e alla città; l’assoluta rilevanza dell’autonomia e l’assistenza che comporta anche il riconoscimento sociale di queste persone. Credo che un Paese civile debba stare a questi patti”.
Eugenia Rossi di Etica e Legalità, dopo aver ricordato i diritti sanciti dalla Costituzione, ha evidenziato sia “il rapporto collaborativo tra Comune e imprese, sia la rete integrata tra funzioni sociali e socio sanitarie”, aspetti entrambi “sottesi alla delibera”. Ha anche insistito sul valore e la necessità di percorsi individualizzati e ha evidenziato aspetti positivi per quanto riguarda il rispetto delle procedure e delle normative nelle modalità per la definizione dell’affidamento dell’appalto. Come si è detta d’accordo sui contenuti e gli obiettivi.
Anche per Sandra Poppi di Modena5stelle-beppegrillo.it “il servizio è di indiscutibile importanza sociale per contribuire a rendere autonome le persone escluse o a rischio di esclusione”. Inoltre, “nella delibera sono state trattate con efficacia: il metodo e la trasparenza di gara, la procedura dell’offerta economicamente più vantaggiosa e i punteggi assegnati a offerta economica e progetto; così come è positivo prevedere la verifica del servizio dopo un anno, non aumentare i costi rispetto all’appalto in essere e anzi prevedere maggiori servizi”.
Infine, Federico Ricci di Sinistra per Modena ha chiesto all’assessore ulteriori chiarimenti sui termini temporali del protocollo operativo con l’azienda Usl e del Piano di zona, entrambi in scadenza, suggerendo all’assessore la possibilità di un ulteriore passaggio in Commissione a riguardo. Confrontando i dati relativi alle assunzioni negli anni 2011 e 2012, Ricci ha anche ipotizzato che le maggiori difficoltà di inserimento lavorativo registrate nell’anno in corso siano “effetto della crisi che le categorie svantaggiate si trovano maggiormente a pagare”.
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