22/12/2012

MODENA, NATALE E SANTO STEFANO TRA MOSTRE E MUSEI

Dalle vesti delle mummie al mosaico di Savignano, nuove mostre aperte per le feste

 

 Le vesti restaurate ritrovate sulle mummie di Roccapelago o il mosaico tardoromano scoperto due volte a Savignano sul Panaro, ma anche l'arte newyorkese degli anni Ottanta, le figurine d'epoca e un omaggio alla figura di Alberto Manzi. Ecco proposte e orari di apertura delle mostre e delle collezioni civiche per le festività natalizie.

Arte. Il ritrovamento di oltre 300 corpi inumati nella cripta della chiesa parrocchiale di Roccapelago, la sfida di restaurarne gli abiti, testimonianze della vita rurale tra Seicento e Ottocento, e il confronto con una piccola comunità marchigiana, teatro di un'analoga scoperta. Nasce così la nuova mostra del Museo civico d'arte, “Le vesti di sempre: gli abiti delle mummie di Roccapelago e Monsampolo del Tronto. Archeologia e collezionismo a confronto”, allestita a Palazzo dei Musei in largo Porta Sant'Agostino 337. Propone un'ampia varietà di reperti e culmina nella presentazione di una delle mummie di Roccapelago, borgo dell'Appennino modenese, avvolta in una camicia-sudario di tela grezza. Aperta fino al 7 aprile, è promossa da Museo civico d’arte di Modena, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna e Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con i Comuni di Pievepelago e di Monsampolo del Tronto. Curata da Lorenzo Lorenzini e Thessy Schoenholzer Nichols, è aperta da martedì a venerdì dalle 9 alle 12, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 (25 dicembre e 1 gennaio aperta solo al pomeriggio).

Archeologia. Era stato scoperto per la prima volta nel 1897 da Arsenio Crespellani, lungo l'antica via Claudia nei pressi di Savignano sul Panaro. È tornato alla luce oltre un secolo dopo, tra il 2010 e il 2011, durante la realizzazione di una rotatoria. Il grande mosaico proveniente da una villa di epoca tardoromana è in mostra al Lapidario romano dei Musei civici, al piano terra di Palazzo dei Musei in largo Porta Sant'Agostino 337. Originariamente di 7 per 4,50 metri, è decorato con elementi stilizzati alternati al nodo di Salomone, con un tondo centrale incorniciato da una corona di lauro, tecnica che testimonia la ricchezza del committente. Resterà visibile fino al 12 maggio, all’interno di una mostra curata dal Museo civico archeologico etnologico in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni archeologici dell'Emilia Romagna e la Provincia di Modena. L'ingresso è sempre gratuito negli orari di apertura del Lapidario: da lunedì a venerdì dalle 8 alle 19, sabato e domenica dalle 9.30 alle 19. Lunedì 24 e lunedì 31 dicembre apertura solo mattutina, dalle 8 alle 14. Martedì 25 dicembre e martedì 1 gennaio apertura pomeridiana dalle 15 alle 19.

Arte contemporanea. Martedì 25 dicembre e martedì 1 gennaio apertura solo pomeridiana (dalle 15 alle 19) per la mostra "Changing Difference. Queer Politics and Shifting identities" curata da Lorenzo Fusi, allestita in entrambe le sedi espositive della Galleria civica di Modena: a Palazzo Santa Margherita e alla Palazzina dei Giardini. Organizzata e coprodotta dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il sostegno dell'Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, in partnership con Gender Bender, mercoledì 26 dicembre la mostra sarà aperta con orario festivo dalle 10.30 alle 19, mentre rimane chiusa al pubblico per l'intera giornata lunedì 24 e lunedì 31. Realizzata in partnership con Gender Bender e curata da Lorenzo Fusi, “Changing difference” presenta opere di tre artisti americani, Peter Hujar, Jack Smith e Mark Morrisroe. L'ingresso è gratuito.

Museo della figurina. Durante le feste natalizie e fino al 24 febbraio rimane allestita la mostra “Cose da niente: Il fascino discreto degli oggetti”, un viaggio nel passato con circa 200 illustrazioni d'epoca, tra coni da zucchero, macinini, tabacco da fiuto, vasi da notte, cuccumelle e sali d'ammonio. Accanto alla mostra ci sono un catalogo con testi e racconti inediti che rievoca un giornale di fine Ottocento e un'installazione di Clementina Mingozzi. La mostra è realizzata grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Il Museo è aperto con ingresso gratuito da mercoledì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18, sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 19. Sarà chiuso lunedì 31 dicembre, aperto solo il pomeriggio dalle 15 alle 19 martedì 25 dicembre e martedì 1 gennaio, aperto tutto il giorno dalle 10.30 alle 19 i giorni di Santo Stefano e dell'Epifania. Gratutitamente fino a esaurimento è disponibile il calendario “Un 2013 da fiaba”.

Foro Boario. È prorogata fino al 13 gennaio al Foro Boario in via Bono da Nonantola la mostra sulla divulgazione scientifica "Educare a pensare", dedicata alla figura del maestro Alberto Manzi.L'esposizione ruota intorno alla figura del maestro Manzi, educatore, scrittore e divulgatore scientifico per ragazzi. Sono tre le sezioni della mostra: “Storia di un maestro” un'antologica sulla figura di Alberto Manzi; "Maestro raccontami una storia" in cui si esplora Manzi scrittore per ragazzi attraverso postazioni-gioco sui libri più famosi: Orzowei, Grogh e Tupiriglio;  specificamente dedicata all'educazione scientifica “Educazione e divulgazione scientifica", che si compone di postazioni interattive per esperimenti scientifici a cura del Museo di Zoologia dell'Università di Modena e Reggio Emilia. La mostra rimane chiusa nelle giornate del 25 e 31 dicembre e il 1 gennaio. Tutti gli altri giorni, fino al 6 gennaio compreso, è aperta dalle 10 alle 19. Dal 7 all'11 gennaio sarà aperta dalle 8.30 alle 18.00, sabato 12 e domenica 13 dalle 10 alle 19.

 

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