18/12/2012

SOSPESA FINO A GIUGNO 2013 L’IMPOSTA DI SOGGIORNO

Ok del Consiglio alla delibera che rimanda di altri sei mesi l’applicazione del tributo. Approvata mozione del Pd che chiede una verifica a maggio e misure compensative

L’imposta di soggiorno, istituita a Modena in occasione della votazione del bilancio previsionale 2012, rimarrà sospesa fino a giugno 2013, dopo un prima sospensione di tre mesi, applicata da ottobre a dicembre 2012. Il provvedimento presentato dall’assessore alle Politiche finanziarie del Comune Giuseppe Boschini è stato deciso dal Consiglio comunale nella seduta di ieri, lunedì 17 dicembre, con il voto favorevole di Pd e Mpa, contrario del consigliere del Pd Stefano Prampolini e con l’astensione di Sinistra per Modena, Etica e legalità, Pdl, Modena5stelle-beppegrillo.it, Modena futura e Ingrid Caporioni del Pd. Non è invece stato raggiunto il numero di voti favorevoli necessari all’approvazione dell’immediata esecutività, ma ciò non comporterà ritardi nell’applicazione del provvedimento che avrà luogo a partire dall’1 gennaio. Insieme alla delibera è stato discusso anche un ordine del giorno del Pd, presentato da Giuliana Urbelli, che chiede alla Giunta di effettuare insieme alla Commissione consiliare competente e alle parti sociali, una valutazione puntuale dell’andamento del settore entro maggio 2013 allo scopo di procedere alla riattivazione dell’imposta, considerando la sospensione di natura eccezionale. La mozione chiede inoltre di recuperare “per quanto possibile” il minor gettito sotto forma di altre tipologie di imposizione settoriale, “in modo che anche le imprese del settore siano chiamate a contribuire allo sforzo complessivo di riequilibrio del bilancio, in considerazione dei durissimi sforzi fiscali richiesti in questo periodo a imprese e famiglie”. Ha votato a favore il Pd, contro Modena futura, Etica e legalità, Modena5stelle-beppegrillo.it e Andrea Galli del Pdl, mentre si sono astenuti il Pdl, Sinistra per Modena e i consiglieri Ingrid Caporioni, Stefano Prampolini e Franca Gorrieri del Pd.

Respinto invece l’emendamento all’ordine del giorno proposto da Federico Ricci di Sinistra per Modena e Ingrid Caporioni del Pd che modificava il documento introducendo la richiesta di recuperare comunque in qualche modo il minor gettito dell’imposta di soggiorno. Ha votato contro il Pd, a favore Pdl, Sinistra per Modena e i consiglieri Ingrid Caporioni e Cinzia Cornia del Pd, e si sono astenuti Modena futura, Etica e legalità, Modena5stelle-beppegrillo.it e Stefano Prampolini del Pd.

“Da gennaio ad agosto 2012 registriamo un calo degli arrivi di turisti a Modena di circa il 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, anche se il numero di stranieri è in aumento”, ha spiegato l’assessore Boschini. “A causa del terremoto, che si aggiunge alle difficoltà legate alla crisi, gli operatori stanno vivendo situazioni di sofferenza che potrebbero portare a breve all’adozione di misure straordinarie se non alla chiusura di attività”. Obiettivo dell’ulteriore sospensione è valutare l’andamento del flusso turistico, “che a Modena vede una preponderanza del turismo d’affari rispetto a quello culturale e che quindi è legato all’andamento dell’economia”, ha proseguito. “Il gettito previsto dalla tassa di soggiorno nel 2012 era di 300 mila euro su sei mesi, per un gettito annuale complessivo di 600 mila euro, cifra stimata sulla base dell’andamento turistico degli anni scorsi. Ma nei mesi di luglio, agosto e settembre, in cui l’imposta è stata applicata, le entrate sono state molto inferiori al previsto, pari a 70 mila euro”, ha aggiunto l’assessore precisando però che si è trattato dei mesi più difficili a causa appunto del terremoto. Boschini ha affermato inoltre che “al momento della discussione del bilancio previsionale 2013 può essere valutata qualche misura compensativa, come ad esempio l’Imu sulle attività alberghiere, misura sulla quale gli albergatori sono meno preoccupati rispetto a un’imposta che, come loro dicono, interviene alla radice dell’attività, cioè sull’afflusso di clienti”. L’assessore ha espresso infine l’auspicio di un’omogeneizzazione dell’imposta di soggiorno sul territorio nazionale, “per evitare la diffusione a macchia di leopardo e l’utilizzo di criteri di applicazione differenti, che penalizzino la competitività dei luoghi in cui viene applicata rispetto agli altri”.

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