Una clinic di batteria tenuta da Max Govoni in programma domenica primo aprile alle 17 e una serata di musica live prevista per lunedì alle 22 apriranno la nuova programmazione della Tenda all’insegna della Resistenza. Questo mese, infatti la struttura di viale Molza, angolo Monte Kosica, gestita dall'assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Modena, volterà la Carta della Resistenza per percorrere le strade della giustizia e della partecipazione attraverso i valori della nostra Repubblica nata dalla Resistenza e per riflettere sulla loro attualità.
I venerdì dedicati alle presentazioni di libri vedranno protagonista, il 6 aprile, Valeria Sacchetti con “Generazione resistente. Storie di partigiani e staffette modenesi”; il 13 toccherà a Fabio Geda con “L'Estate alla fine del secolo”; il 21 sarà la volta di Giuliano Pasini con “Venti corpi nella neve” per concludere, il 27, con “Le cattive intenzioni di Fabrizio Cavazzuti”.
I tre giovedì dedicati al cinema vedranno la proiezione di “18 Ius Soli” di Kuwornu, “Porco rosso” di Miyazaki e “Il villaggio di cartone” di Ermanno Olmi.
Giovedì 22 aprile la Tenda ricorderà la Liberazione di Modena con una serata curata dal giovane regista Andrea Tè. Lo spettacolo “Forse, in un mondo migliore” nasce con l'intenzione di ridare voce a uno dei tanti protagonisti della Resistenza Italiana: Giacomo Ulivi. Rileggere e interpretare le ultime lettere del giovane Ulivi, partigiano nato a Parma e ucciso a Modena, medaglia d'argento al valore militare alla memoria, intende essere un modo per ricordare l'impegno e la forza di uno fra i tanti giovani che scelsero la strada della Resistenza; un inno di speranza e un invito rivolto alle giovani generazioni. I giovani attori/lettori, per la gran parte non professionisti, sono stati selezionati dal regista stesso. Ad accompagnare la serata sarà la musica dei Kaos India e dei Linfa.
Per quanto riguarda gli appuntamenti musicali del mese, dopo la clinic di batteria di Max Govoni, sabato 14 aprile arrivano i Fine before you came, da Milano per l’unica data italiana a ingresso gratuito, e domenica 15 sarà la volta di “An introduction to vulcanology”, un evento ideato e realizzato dal collettivo musicale Vulcanophono. Si tratterà di una piccola fiera della musica indipendente e autoprodotta made in Emilia, a cui parteciperanno alcune interessanti realtà discografiche, come Trovarobato, Upupa, We Were Never Being Boring, e che vedrà le esibizioni live dei progetti musicali membri del collettivo (ED, AngusMcOg, Setti e Rashomon) con la partecipazione straordinaria degli A classic education. La settima successiva ospiterà due dei concerti di spicco di Crossroad 2012, Dino Rubino piano solo e trio il 17 aprile, e Napoleon Maddox il 20 aprile.
Anche questo mese saranno due le mostre fotografiche: “Generazione Resistente” di Valeria Sacchetti, progetto per rendere omaggio ai protagonisti della Resistenza; e “L'arte comincia dalla resistenza: dalla resistenza vinta” di Luca Corvino, una soggettiva testimonianza dei temi, sentimenti e sofferenze, che l'accezione resistenza porta nella quotidianità di tutti.
Per quanto riguarda in particolare il week end, la clinic in programma sabato alle 17 è a cura di Lenzotti Strumenti Musicali e Music Academy Modena. Max Govoni, docente nel metodo in dvd realizzato da Music Academy Italy in collaborazione con Repubblica, è batterista e insegnante. L'evento è aperto ai batteristi dei Corsi Music Academy ma anche a tutti i musicisti e amici che desidereranno assistere ad una performance didattica del tipo MasterClass/Clinic.
In questo tour sarà supportato da un importante partner che produce batterie e strumenti a percussione artigianali, Bandita drums, e suonerà un set speciale realizzato in abete.
Lunedì 2 aprile alle 22 la Tenda diventerà il palcoscenico dei Maybeshewill che saranno eccezionalmente alla Tenda a conclusione di un minitour italiano parte di un più ampio tour europeo che li porterà a toccare 16 Paesi. "I was here for a Moment, then i was gone" é il titolo del loro ultimo full length. Inglesi come i più illustri connazionali 65daysofstatic, i Maybeshewill riprendono dai quattro di Sheffield l'uso, su base tipicamente post rock, di elettronica e campionamenti, ma in tono minore e inserendoli in molti casi con efficacia nell'amalgama dei pezzi. Apertura porte ore 21.30; ingresso gratuito.
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