23/03/2012

GIOVANI, MODENA CAPOFILA DEGLI INTERVENTI REGIONALI

Il Comune coordinerà le azioni per lo sviluppo della cittadinanza attiva. In programma scambi e interventi di formazione, un’indagine sulle precarietà e una rassegna d’arte

Interventi mirati per avviare i giovani a esperienze lavorative e di volontariato, scambi tra giovani e operatori di diverse città e momenti formativi, un cartellone culturale con protagonisti ragazzi ai margini e un’indagine sulla precarietà.

Parte da Modena la nuova sfida che la Regione Emilia-Romagna lancia sul fronte delle politiche giovanili. Sarà infatti il Comune di Modena a coordinare una nutrita serie di interventi per lo sviluppo della cittadinanza responsabile che saranno intrapresi sul territorio regionale . Parallelamente il Comune di Casalecchio di Reno svolgerà il ruolo di capofila per quanto riguarda i progetti di legalità, sempre rivolti ai giovani. Ma si tratta delle due facce della stessa medaglia con cui, pur in tempi di crisi e di tagli statali sistematici e ripetuti, le amministrazioni locali, di concerto con quella regionale, intendono ripensare le politiche giovanili.

“Da tempo nella nostra regione vengono realizzate iniziative e progetti per promuovere la diffusione della legalità e della cittadinanza attiva”, afferma Donatella Bortolazzi, assessore al Progetto giovani della Regione Emilia-Romagna. “Sono esperienze, anche significative, nate in modo spontaneo; a questo punto occorre però un salto ‘quantitativo’, ossia cercare di raggiungere anche quei giovani che non partecipano ad attività sociali, che non studiano e sono rimasti finora esclusi. Per farlo la Regione intende promuovere una progettualità in grado di produrre effetti a medio e lungo termine e attuata da più soggetti in partnership”.

Le risorse economiche, che saranno ripartite tra gli interventi per la cittadinanza responsabile e a quelli finalizzati allo sviluppo della legalità, rientrano in parte in un Fondo statale di 200 mila euro, predisposto dal precedente Governo, e in parte in fondi regionali destinati ai giovani, che ammontano ad altri 250 mila euro.

Per quanto riguarda gli interventi che vedono capofila il Comune di Modena, i finanziamenti saranno utilizzati a promuovere azioni per coordinare e confrontare le esperienze in atto nella regione, oltre che a sostenere interventi specifici degli enti locali in collaborazione con realtà del territorio.

“Dobbiamo pensare e realizzare percorsi innovativi - afferma l’assessore alle Politiche giovanili del Comune di Modena Fabio Poggi - capaci di mettere i giovani al centro per proporre un nuovo modello di società che segni l’inizio di un futuro diverso. Abbiamo bisogno di progetti che diano risposte non secondo le vecchie categorie del passato, ma capaci di dare concretezza a un ruolo sociale attivo dei giovani, a partire dall’impegno civico, dalla formazione, dal volontariato per arrivare al lavoro, vincendo ogni tipo di precarietà in cui la nostra società li ha posti. Ed è a questo tipo di approccio che stiamo lavorando”.

L’assessorato sta mettendo in cantiere attività di formazione e di scambio rivolte a gruppi di giovani, amministratori e operatori di diverse province durante i quali sviluppare buone prassi di cittadinanza attiva.

Tra gli obiettivi a livello regionale, c’è inoltre un rassegna di arte e cultura con protagonisti i giovani ai margini che attraverserà la regione e la creazione di una newsletter promossa dai ragazzi oltre che di un coordinamento regionale di strumenti web e docu-video per documentare e informare sulle esperienze in corso.

Nei prossimi mesi, assieme all’Università di Modena e Reggio Emilia sarà inoltre  realizzata una ricerca sulle precarietà giovanili, che indagherà non solo quelle, più evidenti, legate alla mancanza di un’occupazione stabile, ma anche l’instabilità dei legami affettivi, relazionali e familiari nel mondo giovanile.

Oltre alle esperienze già avviate – come il progetto Giovani Reporter che sta per portare davanti alla platea modenese testimonial della cultura, dello sport e dello spettacolo confrontarsi con giovani intervistatori e il progetto nazionale Albachiara che all’insegna dello slogan “cittadini non si nasce, si diventa”, negli anni scorsi ha coinvolto anche a Modena centinaia di studenti – grazie ai finanziamenti regionali saranno sperimentate in città azioni specifiche innovative. Tra le altre un progetto promosso da Ceis Formazione e finalizzato a orientare al volontariato e al lavoro cento giovani tra i 15 e i 29 anni che non hanno un’occupazione, non frequentano università, né corsi di formazione e fanno parte di un esercito immobile e ai margini che in Italia conta 2 milioni di ragazzi. A questi giovani saranno proposte esperienze pratiche di formazione in imprese del territorio e attività di volontariato nelle associazioni.

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