13/04/2012

SCUOLA, 8 MILIONI PER IL SOSTEGNO AI DIVERSAMENTE ABILI

Ok del Consiglio alle linee che definiscono l’affidamento del servizio per il biennio. Favorevole la maggioranza; contrario il Pdl; astenuti Lega moderna, Udc e Idv

Un affidamento che garantisca la serietà delle ditte che concorrono alla gara, favorisca l’utilizzo di personale dipendente a tempo indeterminato e il mantenimento di buona parte degli attuali operatori e, ulteriore elemento di novità, che inserisca nella gara anche la figura del “tutor” per le scuole superiori. Sono alcune delle linee di indirizzo, approvate lunedì 12 aprile dal Consiglio comunale di Modena, per l’assegnazione dei servizi di appoggio educativo assistenziale per gli alunni diversamente abili delle scuole di ogni ordine e grado. Il servizio riguarda nel territorio comunale 630 bimbi, alunni e studenti disabili (dal nido d’infanzia alle scuole superiori) e altri 330 ragazzi non certificati ma segnalati dalla Neuropsichiatria dell’Ausl e, come tali, seguiti dal Comune.

L’importo sarà pari a circa 4 milioni di euro l’anno e l’affidamento partirà dal prossimo anno scolastico e avrà la durata di due anni (per complessivi 8 milioni) prorogabili per altri due, come stabilito dall’emendamento firmato da Salvatore Cotrino e Francesco Rocco (Pd) e da Davide Torrini (Udc). La proposta è stata presentata dopo la mozione d’ordine di Franca Gorrieri (Pd), in seguito alla quale Rocco e Torrini hanno ritirato due analoghi emendamenti sulla durata dell’appalto, inizialmente prevista in tre anni prorogabili di altri tre. Torrini ha ritirato anche un'altra proposta di modifica in cui proponeva di ridurre a una quota tra il 51 e il 60 per cento la percentuale di punteggio assegnata in sede di valutazione delle offerte alla componente tecnico-qualitativa. L’emendamento finale stabilisce che a tale componente sia assegnato “punteggio del 70 per cento del complesso” ed è stato approvato con i voti di maggioranza, Pdl, Udc; si sono astenuti Lega moderna, Idv, i consiglieri Ingrid Caporioni (Pd) e Andrea Leoni (Pdl).

La delibera emendata è passata con l’appoggio di Pd e Sinistra per Modena; contrari Pdl, astenuti Lega moderna, Udc e Idv.

Contestualmente è stato approvato con i voti della maggioranza anche un ordine del giorno firmato da Federico Ricci (Sinistra per Modena) e Paolo Trande (Pd); si sono astenuti Lega moderna, Idv, le consigliere Franca Gorrieri, Elisa Sala e Ingrid Caporioni (Pd), mentre ha votato contro il Pdl. La mozione impegna il sindaco a garantire al personale educativo assistenziale (Pea) e ai tutor “la maggiore continuità lavorativa possibile”, oltre a “una formazione adeguata e specifica all’utenza” operando affinché le scuole facilitino la loro integrazione con il personale docente. L’odg chiede, inoltre, di garantire la possibilità di affiancamento dei ragazzi per completare il ciclo di studi, coerentemente con la tipologia della figura del tutor, pur mantenendo il principio dei limiti di età.

Illustrando la delibera, l’assessore Querzè ha spiegato che i tutor non potevano essere previsti nella precedente procedura d’appalto, poiché erano gestiti direttamente dalla struttura comunale. Ha anche detto che “le linee di indirizzo si inseriscono nel quadro tracciato dagli accordi provinciali, attualmente in fase di revisione, previsti dalla legge 104 per l’integrazione degli alunni con disabilità, e negli accordi distrettuali sottoscritti da scuole, enti locali e aziende sanitarie”. E ha sottolineato come la progressiva riduzione delle assegnazioni di insegnanti di sostegno statali abbia determinato un aumento della richiesta al Comune di personale educativo assistenziale e di tutor da parte delle scuole. “L’appalto dell’affidamento a terzi da parte del Comune è fatto da diversi anni – ha aggiunto l’assessore Querzè - e ha avuto riconoscimenti non formali anche da parte dei servizi sanitari”. Nel nuovo affidamento viene prevista una riduzione dei costi, dovuta anche all’utilizzo dei restanti nove insegnanti di sostegno dipendenti dell’ente comunale come docenti di sezione “per un discorso di omogeneità, prima che di risparmio economico”, ha puntualizzato l’assessore. Altre risorse saranno recuperate in relazione ai Dsa, i disturbi di apprendimento dovuti alla dislessia che dallo scorso anno una legge nazionale riconosce e quindi prevede a carico delle scuole statali.

Azioni sul documento