28/05/2012

CHARITAS / 2 IL DIBATTITO IN CONSIGLIO DOPO L'INTERPELLANZA

Per Morandi (Pdl), primo firmatario dell'interrogazione sulla situazione dell'azienda di servizi alla persona, “le lagnanze dei genitori meritano di essere ascoltate”

L'interpellanza consiliare sull'azienda di servizi alla persona Charitas, che si occupa di disabili gravi, ha suscitato un ricco dibattito in aula. Alle richieste del consigliere Pdl Adolfo Morandi, che si è fatto portavoce dei genitori di alcuni pazienti ricoverati, l'assessore alle Politiche sociali Francesca Maletti ha risposto definendo la situazione “certamente migliorabile, ma adeguata, in base a controlli precisi e non solo formali”.

Nel dibattito, per il Partito Democratico è intervenuto Francesco Rocco: “Ci sono genitori, fratelli e tutori che non condividono le denunce. È stata data – ha detto il consigliere leggendo il testo di una lettera firmata da alcuni familiari - un'immagine non veritiera della quotidianità dei nostri ragazzi: la struttura è all’avanguardia e gli operatori sono preparati, motivati e affettuosi”. Secondo Michele Andreana, “il grido di dolore delle famiglie non va trascurato anche se i protocolli dicono che siamo a norma. La struttura dovrebbe mostrare più disponibilità. Credo che dobbiamo essere orgogliosi dei nostri servizi sociali, ma se c’è bisogno di migliorare non possiamo chiudere gli occhi”. Federico Ricci di Sinistra per Modena ha evidenziato la “componente vocazionale” di chi svolge questo tipo di professioni: “Operatori motivati sono una garanzia della qualità del lavoro e del servizio. Bisognerebbe che il controllo sui valori personali e professionali di chi opera in questo campo tenesse conto delle attitudini e non solo del comportamento”.
Per l'opposizione, Vittorio Ballestrazzi (Modenacinquestelle.it) ha auspicato che il Consiglio comunale “possa essere informato in modo più costante e completo sul funzionamento di questo istituto a partecipazione pubblica”. Davide Torrini (Udc) ha ricordato che “in servizi come questi, gli ospiti non sono in grado di lamentarsi della qualità, perché sono casi gravissimi. I genitori hanno paura ad alzare la voce perché temono che i propri figli siano mandati via dalle strutture. Sono i gestori – ha detto – a dover dimostrare che tutto funziona, perché è sulla difesa di queste persone che si misura il nostro grado di civiltà”. Sergio Celloni (Mpa) ha espresso la propria fiducia nell'operato dell'assessore: “È chiaro – ha detto che i genitori chiedono sempre di più, ma qui ci sono situazioni anche difficilmente governabili. Non credo ci siano gravi criticità”.
Per il Pdl, Sandro Bellei ha chiesto “controlli a campione, fatti senza avvertire nessuno. È difficile valutare caso per caso – ha aggiunto – perché ci sono genitori per i quali è già un sollievo avere questo servizio, altri che sono insoddisfatti per ragioni anche minime”. Adolfo Morandi, riprendendo la parola, ha replicato: “Ci sono lagnanze di una parte dei genitori che hanno il diritto di essere ascoltate e valutate. Ascoltando l’assessore sembra che vada tutto bene. Invece ci è stato detto che la vasca per l'idroterapia è ferma da mesi e che il rapporto tra operatori e pazienti è di uno a quattro anziché uno a due. I genitori vogliono far sentire la propria voce”.
L'assessore Maletti ha infine ripreso alcune delle sollecitazioni emerse dal dibattito: “In assessorato – ha detto – sono arrivate tante lettere di genitori, che ringraziano per l'attività svolta. Tra le diverse opinioni dei genitori non siamo noi a dovere fare da arbitri. Ci sono tante situazioni di sofferenza da rispettare”. Maletti ha ribadito che “i controlli non sono solo formali. Svolgiamo il nostro ruolo con figure professionali diverse: sindaco e assessore partecipano all'assemblea soci, i tecnici del comune e dell’Azienda Usl fanno controlli, sempre senza avvisare. Il controllo verte su tutto: cartellini, operatori, eventuale uso di forme di contenzione, manutenzione e gestione della struttura. Da due anni l’Asp Charitas è sotto la lente di ingrandimento. Stiamo cercando, anche grazie alle segnalazioni, di avviare azioni di miglioramento. Non dico che vada tutto bene, ma meglio di due anni fa”. Francesca Maletti ha aggiunto che “né nel 2011 né nel 2012 ci sono stati tagli nel bilancio comunale sui servizi per le persone disabili”. Ha ricordato che “in tutti i servizi rivolti a persone in difficoltà, sia gestiti direttamente sia esternalizzati, la componente vocazionale è importante. Abbiamo lavorato per limitare il turnover, ma per sostituzioni e ferie ci sono molti interinali e a volte la qualità cala. Per quanto riguarda la vasca per idroterapia, mi attiverò per ulteriori controlli, ma il rapporto tra personale e ospiti, cartellini alla mano, è corretto”. Infine, l'assessore ha concluso il dibattito affermando: “I margini di miglioramento esistono, ma rispetto al trattamento degli ospiti siamo tranquilli. Continuiamo a lavorare nella massima trasparenza e con grande rispetto della sofferenza individuale”.

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