17/05/2012

PATTO MODENA SICURA \ 2 – LA POLIZIA MUNICIPALE NEL 2011

Dalle indagini alle sanzioni: prostituzione, spaccio e più controlli commerciali Maggiore impegno nei quartieri in un’ottica di prossimità, anche grazie ai volontari

Dallo sfruttamento della prostituzione allo spaccio di sostanze stupefacenti, dall’accattonaggio molesto all’abusivismo commerciale, fino agli insediamenti e alle occupazione abusive, al danneggiamento di patrimonio pubblico e privato, alle situazioni di degrado, anche legate all’abuso di alcolici, e alle illecite occupazioni di suolo pubblico. Sono i fenomeni criminosi che possono essere favoriti da situazioni di degrado e di isolamento alle quali è stata dedicata in particolare l’attività della Polizia municipale nell’ambito del Tavolo tecnico interforze per il controllo coordinato del territorio emanazione della Cabina di regia del Patto per Modena sicura. Un impegno che nel 2011 ha spaziato da attività di indagini e polizia giudiziaria fino alle sanzioni di carattere amministrativo, anche derivanti da specifiche ordinanze.

Per la lotta alla prostituzione i servizi mirati sono stati 36, con nove persone denunciate per sfruttamento, 112 clienti sanzionati per violazione della norma del regolamento comunale sulla turbativa al decoro e alla circolazione stradale, ma soprattutto cinque ragazze avviate al progetto di reinserimento sociale “Oltre la strada”.

Rispetto alla violenza familiare, è stata avviata anche l’attività di prevenzione al centro Ausl “Liberiamoci dalla violenza” che, nei primi due mesi di apertura (dicembre 2011 e gennaio 2012), ha registrato venti accessi di uomini di età compresa tra i 25 e i 55 anni.

L’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti si è svolta spesso con servizi mirati e agenti in abiti civili e ha portato all’arresto di 42 persone per spaccio, su di un totale di 113 arresti. Per contrastare l’accattonaggio molesto, di frequente organizzato e controllato da vere e proprie reti criminali, sono stati effettuati 214 interventi, rispetto ai 180 dell’anno precedente, mentre per dissuadere l’abitudine dei gruppi nomadi a stabilirsi in zone della città è stato deciso l’allontanamento di 131 nuclei, rispetto ai 94 del 2010.

E’ proseguita anche l’opera di monitoraggio e sgombero di casolari e di aree dimesse, sia pubbliche che private, occupate abusivamente: 288 interventi rispetto ai 147 dell’anno precedente. In aumento anche i controlli commerciali, grazie all’attività dei Vigili di quartiere in affiancamento al nucleo specialistico: 3.049 nel 2011 rispetto ai 1.978 dell’anno precedente.

Rispetto alla polizia di prossimità, nella logica della integrazione e razionalizzazione delle risorse e in una situazione di dotazione organica e strumentale delle forze dell’ordine che presenta elementi di forte criticità, la Cabina di regia ha ritenuto di accentuare il ruolo svolto dalla Polizia Municipale e di indirizzare le risorse di Polizia e Carabinieri verso una maggiore presenza sull’attività investigativa. La Polizia municipale, quindi, ha organizzato il proprio lavoro sempre più con un’ottica di prossimità e vicinanza al cittadino: dalla valorizzazione del ruolo degli ispettori di quartiere alla rivisitazione dei percorsi appiedati (minor numero ma più frequenti e in zone maggiormente problematiche), dalla maggiore integrazione dell'attività dei diversi nuclei nella stessa zona (vigili di quartiere, motociclisti, nucleo commercio, edilizia, problematiche del territorio) all’impiego di una Unità mobile (con particolare attenzione ai parchi nel periodo estivo) che ha lo scopo di assicurare una presenza fissa in alcune zone determinate, in modo tale da costituire un punto di riferimento per i cittadini.

In questa logica della prossimità rientra anche il progetto Volontari della sicurezza, 65 operatori di tre associazioni (Vivere Sicuri, Ficiesse e Gev) che, debitamente formati, hanno realizzato 3.126 ore di attività.

Nel corso del 2011, inoltre, sempre in una logica di prossimità, è stato rilanciato il Posto di Polizia integrato con il Comune che è intervenuto per sopperire all’impossibilità da parte della Questura a tenere aperti gli uffici per una fascia oraria ampia. E’ stato completamente aggiornato e ampliato con ulteriori due telecamere la videosorveglianza, ora sono nove e integrate nel sistema cittadino quindi le immagini sono visibili dalle quattro centrali operative ed è stato installato un videocitofono per consentire ai cittadini di attivare la Polizia municipale o la Questura anche negli orari di chiusura degli uffici.

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