12/06/2012

BILANCIO / 3 - MAGGIORANZA: SCELTE DIFFICILI MA NECESSARIE

Il Pd: “La manovra di previsione preserva il welfare sociale. Imu e Irpef consentono di mantenere i servizi essenziali; al tempo stesso continueremo ad alleggerire la spesa”

Un dibattito di quasi sei ore ha preceduto l’approvazione del bilancio di previsione del Comune di Modena da parte del Consiglio comunale avvenuta lunedì 11 giugno. Il capogruppo del Pd Paolo Trande ha definito quello del 2012 “il bilancio più difficile della storia dell’Amministrazione modenese con un fabbisogno stimato di 36 milioni di euro, riconducibile per metà ai tagli del governo Berlusconi e per il resto a quelli del governo Monti, si è così dovuto costruire il bilancio con il 17% di entrate in meno”. Trande ha spiegato che il ricorso all’Imu serve a salvaguardare il welfare e che contemporaneamente l’Amministrazione ha intrapreso la spending review con un significativo calo di personale di 280 unità entro l’anno, oltre che delle consulenze. Ha parlato di “difesa del modello di welfare mix, rifiuto di tagli lineari e innovazione gestionali dei servizi”, precisando però: “Siamo consapevoli che chiediamo un contributo importante in un momento in cui sono molte le famiglie e le imprese in difficoltà, ma non avevamo altra scelta” e si è, infine, dichiarato deluso per la mancanza di una reale proposta di contromanovra da parte delle opposizioni, che partisse dal dato effettivo dei 36 milioni in meno: “Non è arrivato nulla di organico, solo proposte parziali e figlie di luoghi comuni, le solite stanche e ripetitive idee su affitti passivi e consulenze”. Un aspetto su cui ha insistito anche Michele Andreana che ha sottolineato “la straordinarietà della manovra dovuta a fattori nazionali e internazionali. Noi – ha aggiunto - abbiamo scelto di muoverci sia sul piano dei tagli che su quello delle entrate, cercando di agire sulle situazioni economiche più strutturate. Abbiamo scelto di non seguire la moda del puro taglio della spesa sociale, senza agire sulle riforme, perché pensiamo che non ci possa essere sviluppo senza una politica di equità”. Per Stefano Prampolini, che ha iniziato il suo intervento ricordando le vittime e i danni del terremoto, la crisi obbliga a rivedere la spesa pubblica e a intervenire sulle imposte, richiedendo sacrifici soprattutto alle famiglie. Il consigliere, che ha anche parlato dell’importanza di coesione sociale e reciprocità, ha sottolineato come il “Patto di stabilità, che tiene bloccati circa 23 milioni di euro, non premia la solidità del bilancio comunale”. Ha infine invitato ad attivare “una conferenza dell’organizzazione dei servizi per valorizzare le risorse umane”, tale strumento dovrebbe infatti consentire di motivare maggiormente le persone e di migliorare processi organizzativi. “Il risparmio – ha concluso - dovrebbe essere restituito al sistema produttivo per essere investito in servizi pubblici”. Giulia Morini ha ricordato come a livello nazionale la situazione non sia migliorata con importanti   conseguenze sul bilancio comunale di cui ha evidenziato soprattutto la riduzione della spesa pari a 8,8 milioni di euro: “E’ stato fatto tanto e si è agito dove si poteva senza pesare sulle politiche sociali e sui servizi forniti”.

Terremoto e crisi economica graveranno ancora di più sul livello occupazionale a parere di Stefano Goldoni. “Il Comune – ha sostenuto - si trova in situazione drammatica con blocco del turnover e limitazione delle assunzioni: gli enti locali si sono sostituiti allo Stato ed è assurdo che lo Stato ci impedisca di assolvere a funzioni in cui esso è mancato”. Per Salvatore Cotrino “in questo difficilissimo contesto la proposta dell’Amministrazione mantiene, quando possibile, i capisaldi dell’azione politica in cui si riconosce, cioè la priorità delle politiche di welfare. Siamo consapevoli che il bilancio contiene scelte dolorose – ha aggiunto - come l’aumento dell’addizionale Irpef, pur utilizzata in maniera equa, e l’Imu. Sappiamo che dobbiamo essere pronti a ulteriori sacrifici che il Governo ci chiederà e dobbiamo provare ad alleggerire il peso del saldo del Patto di stabilità e il valore totale della spesa attraverso scelte innovative. Giancarlo Campioli ha infine definito l’idea dell’Udc di dimezzare l’Imu “suggestiva ma fuorviante e carente per quanto riguarda la copertura finanziaria”; ha sottolineato come “l’efficientamento, pur condiviso e praticato, potrà produrre risultati solo nel medio periodo”, mentre “l’imposta di soggiorno, nella misura in cui è stata determinata, non possa scoraggiare il turismo”. A nome del gruppo, il consigliere ha anche espresso parere contrario agli emendamenti di Idv e Pdl che attaccano sport, cultura, ambiente e, sistematicamente, associazioni e circoscrizioni, anziché valorizzare il loro sforzo.

Per Sinistra per Modena, Federico Ricci ha annunciato che “misurerà la Giunta sulle decisioni che prenderà già nelle prossime settimane e in base alle quali valuterà se ci saranno le condizioni per il voto favorevole. Oggi – ha concluso – tali condizioni non ci sono e ci asteniamo dal votare il bilancio di previsione che riteniamo “di passaggio” e gli emendamenti presentati dal sindaco e dal Pd, ad eccezione di quello sottoscritto anche da Sinistra per Modena.

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