26/06/2012

EX POSTE E R-NORD\ 2 – DIBATTITO IN AULA PER OLTRE DUE ORE

Contrarietà dall’opposizione che si è astenuta per non dire no a finanziamenti. La maggioranza sottolinea l’impegno del Comune nella riqualificazione della zona

L’approvazione della delibera sull’accordo di programma relativo alla riqualificazione dell’area Stazione-ex Poste e del complesso R-Nord (voto favorevole della maggioranza, contrario di Lega moderna e astensione di Pdl, Mpa, Modenacinquestelle.it e Idv) è arrivata dopo un dibattito di oltre due ore.

Sergio Celloni (Mpa) ha definito il comparto R-Nord “un pozzo senza fondo, una realtà abitativa obsoleta, una struttura inattuale, che non è pensabile possa essere recuperata perché è impossibile renderla funzionale; bisogna piuttosto rifare l’edificio”.

Per il Pdl, Sandro Bellei ha chiesto motivazioni sulla trattazione congiunta delle riqualificazioni degli edifici R-Nord ed ex Poste: “Si costringe il Consiglio a dare il proprio consenso o diniego su cose separate e diverse. Io ritengo interessante il progetto di riqualificazione del secondo, al contrario di quello del comparto R-Nord”. Per il capogruppo Adolfo Morandi “al complesso R-Nord oggi si cerca di porre rimedio a una situazione di degrado causata da scelte urbanistiche sbagliate compiute in passato dalla maggioranza”, mentre sulle ex Poste “la delibera è stata presentata con superficialità, perché ancora non sappiamo cosa verrà collocato nell’edificio di via dell’Abate, ci sono solo idee”. Secondo Gian Carlo Pellacani “la strada per risanare è acquisire tutto il comparto R-Nord e utilizzarlo per alloggi destinati a studenti. Stessa soluzione per via dell’Abate, dove luoghi di studio e d’incontro potrebbero vivacizzare il territorio. Questo rappresenta un deterrente straordinario per rispondere a situazioni di degrado”. Per Michele Barcaiuolo “l’Amministrazione si dovrebbe assumere la responsabilità di una serie di scelte urbanistiche sbagliate del passato. Rimango perplesso sulla qualità e sui contenuti della delibera, ma riconosco il quadro all’interno del quale operiamo: è giusto portare a casa finanziamenti anche se li avrei usati diversamente”.

Per Nicola Rossi (Lega moderna) “bisogna fare un bilancio tra costi-benefici, non so se tornando indietro il Comune rifarebbe quello che ha fatto in queste zone. La selezione degli investimenti va fatta, diversamente ci si troverebbe a non avere i soldi per pagare i fornitori, pagamenti che già avvengono in tempi inaccettabili”.

Secondo Vittorio Ballestrazzi (Modenacinquestelle.it) “la scelta del Comune di riqualificare piuttosto che di abbattere è risultata sbagliata. Spero sia vero che stiate per vedere un po’ di luce in fondo al tunnel e che gli interventi e i soldi pubblici portino a qualcosa di positivo, perché tornare indietro oggi non si può”.

Eugenia Rossi (Idv) ha affermato che “l’Amministrazione si è trovata una patata bollente da affrontare, frutto di una politica urbanistica sbagliata. Il problema della creazione dei ghetti è reale e a Modena ne sono stati fatti: le persone che possono creare difficoltà non devono essere concentrate, ma distribuite sul territorio”.

Per il Pd, Stefano Prampolini ha sottolineato che, “nonostante la crisi economica che continua o peggiora, l’Amministrazione dimostra di voler proiettare la città verso il futuro pensando alla riqualificazione. La zona ha cambiato volto e la collocazione dell’edificio ex Poste ne fa la sede privilegiata di un polo educativo per giovani”. Maurizio Dori ha precisato che i due progetti “sono insieme perché il bando regionale di finanziamento prevedeva come requisito un progetto di multifunzionalità. L’opposizione continuerà a criticare qualsiasi cosa l’Amministrazione faccia”.

Nel dibattito è intervenuta Francesca Maletti, assessore alle Politiche sociali, sanitarie e abitative, che ha precisato come la delibera “non abbia come oggetto la definizione del piano di riqualificazione ma segni la conclusione amministrativa del percorso che permette di introitare un finanziamento grazie all’approvazione dell’accordo con ministero e Regione”. L’assessore ha inoltre ricordato come nel progetto siano già previsti 40 posti per studenti che saranno pronti per l’assegnazione nel febbraio 2013.

Il sindaco Giorgio Pighi ha ricordato come i finanziamenti previsti in delibera siano “vincolati per il recupero di un edificio, che si può considerare mal progettato solo con il senno di poi. La scelta di demolire o recuperare va valutata caso per caso e per lo stabile R-Nord siamo in presenza di proprietà privata, rispetto alla quale o si lascia il degrado o si costruiscono strumenti di recupero”.

In dichiarazione di voto, Sergio Celloni di Mpa, Adolfo Morandi per il Pdl e Vittorio Ballestrazzi di Modenacinquestelle.it hanno annunciato l’astensione in quanto la delibera riguarda un bando “per portare a casa finanziamenti, che costituiscono comunque un vantaggio per la città. Trattandosi di denaro pubblico è bene che comunque non venga sprecato”.

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