18/06/2012

LA RICCHEZZA DELLA DIVERSITÁ NELLE FAVOLE DI PINO LIGABUE

Il ricavato del libro “Diversi? Meglio!” sarà devoluto alle popolazioni terremotate

Il pianeta sfortunato è quello dove gli abitanti nascono tutti uguali: nessuno ha qualcosa da dire perché tutti pensano allo stesso modo, il punteggio finale di una partita di calcio è inevitabilmente zero a zero e la noia regna sovrana.

Inizia con questa favola, il nuovo libro di Pino Ligabue, narratore e illustratore, noto come “nonno Pino” tra i bambini delle scuole modenesi dove da anni svolge narrazioni, laboratori creativi e artistici. “Diversi? Meglio!” è un asserzione che non lascia spazio a dubbi ed è anche il titolo del volume di racconti, favole e illustrazioni con cui “nonno Pino” vuole spiegare ai bambini, con la sua narrazione semplice, efficace e diretta, che la diversità – fisica, psicologica, di razza, età, religione o colore della pelle – è una ricchezza per tutti. “Una risorsa per l’intera società, perché insegna a guardare il mondo con occhi diversi: solo accettando gli altri con i loro limiti, riusciremo infatti ad accettare i nostri che spesso nascondiamo. E solo quando ogni uomo verrà visto come una risorsa, lo sviluppo sarà davvero sostenibile perché non ha senso riciclare carta, vetro, lattine se poi ci sono altri contenitori in cui mettiamo i nostri vecchi e le persone con disabilità”, scrive nella prefazione del libro di Ligabue il professore Giacomo Guaraldi, responsabile del Servizio accoglienza studenti disabili e dislessici dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

Sono i concetti che “nonno Pino” insegna ai bambini attraverso l’esempio di un bradipo emarginato dagli altri animali perché troppo lento, ma che si rivela infine essere la salvezza per la foresta, o raccontando di un’arca di Noè troppo grande per la pulce e troppo piccola per l’ippopotamo “perché solo quando le nostre città saranno di tutti potremo parlare di progresso”, afferma nella morale alla favola.

“Le storie di questo libro – scrive nella postfazione al testo il pedagogista Andrea Canevaro – ci aiutano a fare un percorso. Per rimbalzare la palla ha bisogno di spazio. Per un individuo lo spazio è fisico ma soprattutto mentale. Si educa a uno spazio mentale non tanto proteggendo chi cresce da ogni ostacolo, quanto permettendo di incontrare i propri limiti e comprendendo che la diversità dell’altro è una ricchezza”.

Il libro, edito da Montagnani tipolitografia, è realizzato con la collaborazione del Centro servizi volontariato di Modena e ha ottenuto il patrocinio del Comune di Modena, dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, della Caritas diocesana di Modena. “Abbiamo già stampato duemila copie e il libro sarà ceduto dietro a un’offerta libera minima di 10 euro il ricavato andrà interamente alle popolazioni colpite dal terremotato perché la mia terra, che io considero diversa, non migliore ma mia, mi ha insegnato la solidarietà, la cooperazione e la forza di ripartire”, spiega “nonno Pino”.

 

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