03/07/2012

OPERATORI SOCIO SANITARI, 3 MILIONI PER LE SOSTITUZIONI

Appalto di quattro anni per sostituire i lavoratori assenti nei centri Vignolese, Pisano e per l’assistenza domiciliare. Ok unanime del Consiglio comunale alle linee di indirizzo

Costeranno al Comune oltre tre milioni di euro le sostituzioni relative ai prossimi quattro anni degli operatori sociali e sanitari occupati nella casa protetta e centro diurno per anziani Vignolese, nel centro per disabili Pisano e nell’assistenza domiciliare del polo 3.

Le linee di indirizzo dell’appalto per l’affidamento del servizio di fornitura di lavoro temporaneo per la sostituzione dei lavoratori assenti sono state approvate ad unanimità dal Consiglio comunale di lunedì 2 luglio.

Lo scorso anno, nei servizi a gestione diretta che fanno capo all’assessorato Politiche sociali ci sono state sostituzioni di lavoratori assenti per malattia, maternità, ferie, inidoneità o aspettativa per un importo complessivo di 1 milione 625 mila euro (pari al lavoro annuale di quasi 30 persone), cifra comprensiva dei lavoratori assunti a tempo determinato e di quelli forniti dall’appalto attualmente in essere con la ditta Gi Group spa.

Presentando la delibera, l’assessore alle Politiche sociali Francesca Maletti ha spiegato che il cambio di gestione della struttura per anziani San Giovanni Bosco, ora affidata a una fondazione, comporterà nel 2013 un calo significativo dei costi, determinato dall’utilizzo, anche per le sostituzioni, del personale comunale a tempo indeterminato che prima era impegnato in quella struttura. Pertanto, il fabbisogno di personale sostitutivo nei servizi che continuano a essere gestiti direttamente dal Comune si stima sarà pari a un importo di circa 765 mila euro.

Il servizio di fornitura dei lavoratori sostitutivi sarà affidato con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa valutata in base al prezzo e alla qualità (50 per cento del punteggio al prezzo e altrettanto alla componente tecnico qualitativa del progetto). L’appalto, per complessivi 3 milioni 58 mila euro, comprensivi di Iva che viene calcolata solo sugli utili dell’impresa, durerà dal primo ottobre di quest’anno sino al 30 settembre 2016, previa verifica del servizio dopo un anno di attività.

L’assessore ha messo in evidenza che, se da una parte la durata quadriennale “consente di risparmiare sui costi, poiché si chiede all’impresa aggiudicataria di accontentarsi di utili minori, dall’altra, favorisce la possibilità di stabilizzare il personale da parte dell’impresa. Personale – ha successivamente ribadito - che deve essere formato e capace di lavorare in squadra, anche per limitare al massimo il turn over, considerata la fragilità dell’utenza, costituita da anziani e disabili, che anche quando seguiti al loro domicilio hanno bisogno di particolare attenzione”. Infine, Francesca Maletti ha osservato come le nuove norme sull’età pensionabile rischino di determinare nel settore un aumento delle inidoneità e degli infortuni, quindi, di conseguenza, delle sostituzioni di personale.

Per il Partito democratico, Giancarlo Campioli ha ribadito “l’entità dell’appalto e la durata in rapporto alla tipologia di fornitura di lavoro, importante in considerazione delle professionalità richieste”, ma ha anche sottolineato “l’aspetto legato, non a una compressione del costo della mano d’opera, bensì al reperimento di soggetti interessati a un utile più duraturo nel tempo anche se più modesto”. Infine, il consigliere ha evidenziato la “correttezza della scelta della procedura negoziata, invitando almeno 5 ditte” e ha ricordato l’importanza dei requisiti richiesti all’impresa, in particolare rispetto a “disporre di personale formato e a possedere le capacità tecniche oltre che la dotazione strutturale necessaria a fornire il servizio”.

 

 

 

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