12/01/2013

CONSIGLIO / 2 - “UN ANNO IMPEGNATIVO TRA CRISI E TERREMOTO”

La presidente Liotti traccia un bilancio dell’attività del Consiglio nell’anno concluso. Le attività riprendono lunedì 14 gennaio con l’elezione del nuovo vice presidente

“Il 2012 non è stato un anno come un altro per il Consiglio comunale di Modena, così come non lo è stato per tutti noi”, lo afferma la presidente Caterina Liotti in occasione del bilancio delle attività del Consiglio dello scorso anno e in vista della ripresa dell’attività lunedì 14 gennaio, quando sarà anche eletto il nuovo vice presidente dopo le dimissioni di Gian Carlo Pellacani.

“Il terremoto, che ha duramente ferito la nostra provincia – continua Liotti - ha segnato anche i lavori consiliari, a partire dal 2 giugno, festa della Repubblica, che abbiamo dedicato alla solidarietà alle popolazioni più colpite. Abbiamo poi seguito da vicino l’impegno dell’Amministrazione a sostegno dei territori più duramente colpiti e l’impegno dei tanti volontari nell’assistenza alle persone e alla riorganizzazione delle normali attività. Il Consiglio si è fatto anche interlocutore dei cittadini che chiedevano risposte ai problemi concreti che si sono verificati in città, legati a abitazioni, scuole, edifici storici e di culto danneggiati. A questo argomento abbiamo dedicato un’intera seduta e ancora si susseguono interrogazioni e ordini del giorno che tengono accesi i riflettori sulle criticità economiche e sociali determinate dal sisma”.

“Le gravi problematicità determinate dal sisma - continua la presidente - si sono aggiunte a quelle relative all’aumento dei bisogni di welfare per le famiglie modenesi colpite dalla crisi economica in cui versa il Paese, di cui avevamo lungamente dibattuto dall’inizio dell’anno durante la predisposizione del bilancio comunale, in seguito ai forti tagli dei trasferimenti agli enti locali”.

“Un rischio a cui ci si espone quando aumentano le disuguaglianze economiche è quello dell’aumento dei reati - sottolinea la presidente - per questo il Consiglio comunale in diverse occasioni si è concentrato sui bisogni di sicurezza dei cittadini e sulle politiche messe in atto dai soggetti che ne sono responsabili. Una seduta specifica alla presenza del prefetto Benedetto Basile è stata l’occasione per fare il punto sullo stato di attuazione del Patto Modena sicura e per richiedere miglior integrazione tra le forze dell’ordine e costante attenzione nel presidio del territorio. Continua è stata anche l’attenzione, sia in Aula che in Commissione consiliare, alle politiche amministrative di contrasto alle mafie e alla criminalità organizzata. Sullo stesso tema si è avviato un corso rivolto agli amministratori che prevede due incontri anche nel 2013 ed è già stato deciso un ulteriore Consiglio tematico.

Non abbiamo poi trascurato il tema dei valori in cui si riconosce la comunità della solidarietà, da quello del lavoro e della redistribuzione delle ricchezze, su cui abbiamo insistito anche con il Consiglio comunale dedicato all’anno internazionale della cooperazione indetto dall’Onu, al valore dei diritti umani e della libertà oggetto di mozioni e iniziative specifiche, come quelle contro la violenza sulle donne”.

“L’anno che ci attende, l’ultimo della consigliatura, vedrà l’Aula prendere decisioni importanti per lo sviluppo economico e urbanistico della città – conclude Liotti - a partire dai prossimi mesi, in cui andremo ad approvare le linee di indirizzo sulle politiche a sostegno dello sviluppo economico e sul nuovo Psc, in base alle quali avverrà la crescita della nostra città per i prossimi 20 anni. Continueremo ad impegnarci nel costruire le condizioni affinché Modena possa, attraverso quelle scelte, migliorare la qualità ambientale, la mobilità alternativa all’auto, l’offerta di abitazioni, soprattutto in affitto anche attraverso sperimentazioni innovative. Resta una priorità l’attenzione al miglioramento delle condizioni di vita di chi è stato più duramente colpito dalla crisi economica, continuando a indirizzare l’Amministrazione nel dedicare buona parte delle risorse disponibili alle azioni di contrasto alla povertà, alle azioni di sostegno alle politiche attive per il lavoro e l’occupazione, anche per le fasce più deboli”.

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