23/11/2013

100 PER MODENA / 1 - “CONDIVISI GLI OBIETTIVI DELLE PROPOSTE”

Ventisei delle indicazioni dei partecipanti sono ritenute accoglibili in toto o in buona parte. Solo una rigettata. Boschini: “Percorso che dimostra la propria utilità”

“Su tutti gli obiettivi delle proposte dei cittadini che hanno preso parte al percorso partecipativo ‘100 per Modena’ c’è piena condivisione dal parte del Comune e molte indicazioni sono ritenute accoglibili in toto o in buona parte. In qualche caso invece la declinazione o la formulazione non è corretta o la soluzione prospettata presenta problemi di sostenibilità”.

A illustrare le risposte dell’Amministrazione alle 32 proposte durante l’incontro pubblico che si è svolto questa mattina, sabato 23 novembre, al circolo Vivere insieme, è stato il vicesindaco e assessore alla Partecipazione Giuseppe Boschini. “L’accoglibilità, in toto o in buona parte, di 26 delle 32 proposte, trasversali rispetto ai vari temi in discussione, dimostra che il percorso partecipativo realizzato è stato utile. Anche nelle altre abbiamo individuato aspetti accoglibili – prosegue l’assessore – su tre c’è disponibilità a condividere gli obiettivi ma solo in parte le azioni, altre due presentano elementi condivisibili ma anche diversi aspetti ritenuti critici nella formulazione della proposta, degli obiettivi o delle azioni. Una sola, infine, è invece stata ritenuta non accoglibile. Le indicazioni –conclude Boschini – erano già parzialmente presenti nei piani di sviluppo settoriali e, senz’altro, in molti casi troveranno spazio nel futuro Psc”.

Tra le dodici proposte ritenute pienamente accoglibili, ad esempio, l’attenzione alla sicurezza, sostenibilità energetica e qualità degli edifici, lo sviluppo della mobilità sostenibile e ciclabile, la conversione della linea ferroviaria Modena-Sassuolo, l’obiettivo di una crescente fruibilità del Palazzo Ducale e il sostegno al commercio di vicinato. Il Comune si è infine detto pienamente d’accordo anche con l’istituzionalizzazione dell’utilizzo di percorsi partecipativi per decisioni con ricadute rilevanti sulla vita dei cittadini. Delle 14 proposte ritenute accoglibili in buona parte, con puntualizzazioni per singole specifiche azioni, sono, tra l’altro, quelle che chiedono di riqualificare il patrimonio edilizio esistente e, in generale, gli spazi sociali, culturali e polifunzionali di vicinato, di favorire nuovi modelli e nuove soluzioni abitative, come ad esempio il co-housing e il social housing, di incoraggiare la residenza e l’apertura di botteghe artigiane in centro storico, e di agevolare attività imprenditoriali in forme innovative come il co-working.

Di altre proposte l’Amministrazione ha condiviso gli obiettivi, ma ha trovato le azioni specifiche proposte accoglibili solo in parte, spesso a causa di formulazioni tecniche non pienamente realizzabili.

Maggiormente critiche, per ciò che riguarda la formulazione della proposta, degli obiettivi o di azioni, e quindi accoglibili solo per una parte minore, le proposte che chiedono la non edificazione assoluta nelle aree F e in nuovi terreni.

La proposta ritenuta non accoglibile, infine, è quella che chiedeva la restituzione integrale alla città del Palazzo ducale e il trasferimento dell’Accademia militare in altra sede. E’ stata rigettata dall’Amministrazione in quanto “imposta la presenza dell’Accademia militare come una sorta di deprivazione della città”, si legge nella motivazione, quando al contrario “rappresenta un motivo di vanto e di lustro, oltre che una straordinaria occasione di eventi e opportunità”.

Azioni sul documento