25/11/2013

“SULL’AREA DI VIA CANNIZZARO NESSUNA DECISIONE ASSUNTA”

L’assessore Giacobazzi interviene in merito alle posizioni espresse sulla stampa: “Nell’area F di via Aristotele non sono previsti interventi a breve”

“Sull’area di via Cannizzaro non c’è alcuna decisione assunta e su via Aristotele non sono previsti interventi a breve”. Ad affermarlo è l’assessore alla Programmazione e gestione del territorio, Gabriele Giacobazzi, che interviene in merito alle posizioni espresse in questi giorni sulla stampa relativamente alle aree F, all’indomani dell’incontro pubblico che si è svolto sabato mattina nell’ambito del percorso “100 per Modena”.

“Quella di via Cannizzaro – precisa l’assessore – non è una area F, ma una zona già destinata a residenza sociale di proprietà del Comune di Modena su cui, ribadisco, non è stata assunta alcuna decisione. Quella di via Aristotele, invece, è un’area di proprietà privata edificabile destinata ad attrezzature generali, come cliniche, multisala, centri servizi e altro, su cui esiste da anni un accordo per la cessione gratuita al Comune dell'80 per cento in cambio della edificabilità residenziale del 20 per cento rimanente. Questa, realisticamente, è l'unica modalità attraverso cui il Comune può entrare in possesso dell’area”.

L’assessore ricorda che “il Comune ha ritenuto accoglibili in alcune parti le proposte formulate dai “100” che riguardano le aree F, ma sono emersi diversi aspetti critici nella formulazione delle proposte, degli obiettivi o delle azioni. Ad esempio – prosegue – non è scontata la correlazione tra tutela delle falde e costruzione in superficie, e la proposta di destinare l’area esclusivamente a parco non tiene conto della sostenibilità economica e gestionale. Ad ogni modo – precisa Giacobazzi – ricordo che sulle aree di via Cannizzaro e via Aristotele è in corso una procedura di Via che, per quanto originata da una diversa iniziativa, dovrà essere assunta a riferimento per le scelte successive. Sono sicuro – conclude – che sarà trovata una soluzione in grado di conciliare gli interessi della città, la tutela della risorsa idrica e gli accordi con i privati proprietari”.

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