18/11/2013

“TUTTO QUELLO CHE STO PER DIRVI È FALSO” IN SCENA ALLA TENDA

Mercoledì 20 novembre alle 20.45 a ingresso libero lo spettacolo anti contraffazione di Tiziana Di Masi, nell’ambito della campagna del Comune contro i pericoli dei “falsi”

Il senso del Made in Italy, non solo nell’ottica economica o in termini di valorizzazione di “brand”, ma anche come scelta di campo per difendere il valore della comunità, la salute, la sicurezza dei consumatori, la difesa della legalità. Punta a trasmettere questi valori e seminare cultura della legalità, partendo dal confronto con un pubblico consapevole, lo spettacolo di teatro dal taglio ironico, pungente, ma vero, “Tutto quello che sto per dirvi è falso” (www.tuttofalso.org), che andrà in scena in prima regionale alla Tenda di viale Molza a Modena mercoledì 20 novembre alle 20.45 (ingresso libero fino a esaurimento posti).

La serata è organizzata dal Comune di Modena, assessorato a Qualità e Sicurezza, nell’ambito del progetto “Modena, insieme contro la contraffazione” (www.comune.modena.it/politichedellesicurezze/modena-insieme-contro-la-contraffazione) realizzato con il sostegno di Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) e Ministero dello Sviluppo Economico, che ha visto la realizzazione di attività di formazione, controllo, sensibilizzazione con l'istituzione di un Tavolo di coordinamento di cui fanno parte Prefettura e Forze dell'Ordine, Camera di commercio, Ausl e associazioni dei consumatori.

Tiziana Di Masi, tuttora in scena con “Mafie in pentola. Libera Terra, il sapore di una sfida” (150 repliche in tre anni), nel nuovo spettacolo indaga per la prima volta, con il suo teatro d’impegno sociale, il “business della contraffazione” e gli ambiti in cui il “falso” prospera (agroalimentare, moda, farmaceutica, meccanica, audio/video) assicurando utili alle mafie che lo gestiscono. Particolare attenzione sarà rivolta, nella data di Modena, alla contraffazione dei gioielli alimentari emiliani e del Parmigiano Reggiano Dop, il cui Consorzio di Tutela è tra i patrocinatori e sostenitori dello spettacolo.

“Con questo spettacolo – afferma Tiziana Di Masi - voglio comunicare i danni sociali causati dalla più subdola e redditizia attività delle mafie. È subdola perché mascherata da una presunta accettabilità sociale che va invece scardinata alla base, comunicando alle persone che comprano il falso perché non lo ritengono un fatto grave, o perché sono convinti di dare un aiuto a chi lo vende – il vu cumprà, ultimo anello della catena, vittima del commercio di falsi – chi ci guadagna davvero”.

La produzione, diretta dalla vicentina “La Piccionaia - I Carrara” teatro stabile d’innovazione, è l’esito di un percorso artistico complesso, frutto di un lavoro d’inchiesta approfondito. “Tutto quello che sto per dirvi è falso” pone l’accento sulla nocività per la salute della quasi totalità degli oggetti contraffatti – dai giocattoli all’abbigliamento fino ai prodotti alimentari e ai farmaci – e sul fatto che ciascun cittadino/consumatore diviene parte (e complice) nel momento in cui sceglie di acquistare un bene contraffatto, alimentando il business delle mafie che su di esso prosperano. Il progetto, inoltre, pone l’accento sul danno economico diretto che impatta sulle comunità. Il giro d’affari della contraffazione, che soltanto in Italia è stimato a 6,9 miliardi di euro, sottrae infatti 110 mila posti di lavoro regolari all'anno e, nel mondo, costringe 115 milioni di bambini sotto i 14 anni a lavorare invece di andare a scuola.

Gli obiettivi di “Tutto quello che sto per dirvi è falso” sono condivisi da un gruppo sempre più vasto di soggetti istituzionali, a partire da coloro che hanno deciso di sostenerne la produzione: Regione del Veneto -Assessorato all’Agricoltura e Tutela del Consumatore, tavolo congiunto “Sistema Moda Veneto” e principali Associazioni dei consumatori del Veneto. A questi si sono aggiunti importanti patrocini nazionali e internazionali: Commissione Europea, Ministero dello Sviluppo Economico, Anci, Indicam, Confcommercio, Agenzia delle Dogane, Ancc/Coop, Cgil, Cisl, Uil, Libera, Arci, Consorzio di Tutela del Parmigiano Reggiano Dop, Confartigianato Imprese, Cna, Confesercenti, Ordine dei Giornalisti, Grana Padano Dop.

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