22/11/2013

DISAGIO PSICO-SOCIALE / 2 - IL DIBATTITO IN CONSIGLIO

L’Aula ha approvato la delibera sugli indirizzi per l’appalto con il voto favorevole di Pd, Sel, Modenasaluteambiente.it, Udc e Pdl. Astenuti Fratelli d’Italia e Modena futura

Il Consiglio comunale di Modena, giovedì 21 novembre, ha approvato le linee di indirizzo per la stesura del capitolato e degli atti di gara per l’affidamento della gestione dei centri residenziale e semiresidenziale “Torre Muza” in via Pergolesi, e di interventi di Educativa territoriale rivolti a persone adulte in condizione di disagio psico-sociale. Si sono espressi a favore Pd, Sel, Modenasaluteambiente.it, Udc e Pdl, astenuti Fratelli d’Italia e Modena futura.

Sul tema sono intervenuti alcuni consiglieri. Per il Pd, Elisa Sala ha evidenziato che questi servizi “si rivolgono a persone con una scarsa rete relazionale. Il servizio – ha aggiunto – agisce non solo sull’utente ma anche sulla sostenibilità della gestione da parte della famiglia e la risposta offerta è di tipo sia sanitario che sociale: la persona seguita è infatti inserita in una comunità, con la possibilità di condividere l’esperienza e di socializzare”. Rossella Maienza ha sottolineato che “la crisi economica ha acuito le criticità che portano al disagio psichico-sociale o psichiatrico e quindi ha ampliato la platea di soggetti interessati o a rischio. Dobbiamo essere capaci di mettere in atto azioni solidali che possano farli sentire meno soli e meno emarginati. A loro vengono rivolti percorsi educativi mirati, anche a domicilio, ed è proprio l’assistenza domiciliare – ha concluso – la nuova frontiera della cura di queste persone”. Luigi Alberto Pini si è detto d’accordo sul fatto che “l’assistenza domiciliare sia la nuova frontiera per le malattie croniche, che apre uno scenario di interventi che finora non era stato codificato. E’ però opportuno – ha aggiunto – che si vada a verificare l’efficacia dell’intervento a medio e lungo termine”. Enrico Artioli ha evidenziato come l’intervento del Comune alleggerisca “un carico grosso e non sempre sostenibile per le famiglie. Il servizio integrato socio-sanitario è la giusta soluzione in questa fase in cui la crisi provoca sempre più casi di disagio. Quella del centro Torre Muza è un’esperienza di comunità aperta al territorio, un centro territoriale di aggregazione di persone che possono aiutarsi reciprocamente”.

Anche Olga Vecchi, del Pdl, ha sottolineato che “è importante fornire professionalità, assistenza e compagnia a queste persone, dare loro l’opportunità di avere qualcuno a fianco con cui condividere i problemi e che offra esempi positivi di miglioramento. Voteremo a favore – ha aggiunto – perché ci si sta avvicinando a fornire quei servizi particolari per la crisi, le malattie croniche e la lunga degenza che si sarebbero dovuti realizzare da tempo”.

In chiusura di dibattito l’assessore alle Politiche sociali, sanitarie e abitative Francesca Maletti ha ricordato che “l’accesso ai servizi viene definito dai servizi sociali congiuntamente con i servizi sanitari. Si tratta di persone con problematiche di tipo economico e di altro genere – ha aggiunto – c’è una forte componente di fragilità e di patologia psichiatrica, di uscita da tossicodipendenza o alcolismo. L’obiettivo è di migliorare l’autonomia delle persone e per questo è necessario un servizio flessibile che offra percorsi individualizzati”.

Azioni sul documento