22/11/2013

DISAGIO PSICO-SOCIALE, OK AGLI INDIRIZZI PER L’APPALTO

Il Consiglio comunale approva la delibera per l’affidamento della gestione dei centri residenziale e diurno “Torre Muza” e degli interventi di educativa territoriale

Un appalto di tre anni, dal primo febbraio 2014 al 31 gennaio 2017, per un costo complessivo di 1 milione 248 mila euro (Iva compresa), da assegnare tramite procedura negoziata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, valutando in misura prevalente la componente tecnico-qualitativa del progetto e delle attività, con un punteggio pari al 60 per cento, a fronte di un 40 per cento riservato alla componente del prezzo.

È quanto previsto dalle linee di indirizzo per la stesura del capitolato e degli atti di gara per l’affidamento della gestione dei centri residenziale e semiresidenziale “Torre Muza” in via Pergolesi, e di interventi di Educativa territoriale rivolti a persone adulte in condizione di disagio psico-sociale. Il Consiglio comunale di Modena ha approvato la delibera nella seduta di giovedì 21 novembre con il voto favorevole di Pd, Sel, Modenasaluteambiente.it, Udc e Pdl, e l’astensione di Fratelli d’Italia e Modena futura.

“Le attività oggetto di affidamento – ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali, sanitarie e abitative Francesca Maletti illustrando la delibera – sono rivolte ad adulti con disagio psico-sociale, in difficoltà dal punto di vista relazionale e senza riferimenti parentali significativi, che devono recuperare la loro condizione di salute, superare momenti critici per eventi o mutamenti improvvisi nel proprio ciclo di vita, o che sono in stato di necessità, incapaci di completa autonomia. Gli utenti devono contemporaneamente presentare condizioni di povertà economica – ha aggiunto – di incapacità parziale di provvedere alle proprie esigenze per inabilità fisica o psichica, di difficoltà oggettiva di inserimento nel mercato del lavoro. Gli interventi hanno carattere di temporaneità, con l’obiettivo di reintegrare le persone sulla base di un progetto personalizzato in un percorso il più possibile autonomo”.

Nel 2012 gli utenti inseriti nelle due strutture erano 33, di cui 21 in residenza e 12 in semiresidenza, e per 21 di loro sono stati attivati progetti congiunti con il Dipartimento di Salute mentale dell’Ausl. Da gennaio a settembre 2013, invece, gli utenti sono stati 32, di cui 18 in residenza e 14 in semiresidenza, e per 24 di loro sono stati attivati progetti congiunti con il Dipartimento. “Oltre a queste attività – ha proseguito Maletti – si è inoltre evidenziata la necessità di interventi innovativi di Educativa territoriale rivolti ad adulti residenti in città seguiti dai Servizi sociali che non frequentano specifici centri e necessitano quindi di un supporto della domiciliarità e del mantenimento di un’autonoma abitazione”.

L’Amministrazione potrà variare la quantità dei servizi e delle forniture richieste e recepire eventuali modifiche nell’organizzazione degli stessi senza conseguenze in termini di indennizzi per l’impresa affidataria. Alle stesse condizioni, potrà recedere dall’appalto sulla base della verifica delle attività alla scadenza del primo anno di gestione.

Tra i fattori per la valutazione dell’offerta tecnica vengono inseriti elementi come la pianificazione, la programmazione e la gestione delle attività, la formazione del personale impiegato, le metodologie di documentazione e valutazione della qualità dei servizi erogati ed eventuali migliorie proposte. I criteri di partecipazione alla gara dovranno consentire di individuare ditte affidabili e adeguate per ciò che riguarda capacità economica e finanziaria, esperienza, capacità tecniche, e dotazioni organizzative e strumentali. Tra i requisiti di partecipazione anche l’applicazione del contratto nazionale ed eventuali integrativi, il rispetto delle norme sul diritto dei lavoratori disabili, delle pari opportunità, della sicurezza sul lavoro e del versamento dei contributi previdenziali, assicurativi ed infortunistici.

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