11/11/2013

MINORI, NEL 2012 A MODENA 3.688 IN CARICO AI SERVIZI SOCIALI

In aumento quelli affidati al Comune. Maletti: “Dall’Amministrazione risposte di maggior qualità e riduzione di spesa grazie al volontariato e al privato sociale”

Nel 2012 i minori complessivamente in carico ai Servizi sociali del Comune di Modena erano 3.688, di cui 810 dati in affidamento all’Amministrazione. I minori collocati fuori dalla famiglia sono stati 366 (239 residenti, 127 stranieri non accompagnati), di cui 200 in comunità (116 residenti e 84 stranieri non accompagnati), pari al 5,4 per cento, e 166 in affido familiare (123 residenti e 43 stranieri non accompagnati), pari al 5 per cento. Percentuali in calo rispetto agli anni scorsi, in quanto nella maggioranza dei casi il Comune interviene con servizi di supporto educativo domiciliare, semiresidenziale, territoriale. Le modalità di intervento dell’Amministrazione nell’ambito della tutela dei minori prevedono, inoltre, un supporto alle famiglie di origine con la finalità di ricostruire, quando possibile, le competenze genitoriali e ricomporre le famiglie.

“In questi anni, nonostante un aumento significativo del numero di minori affidati al Comune, dai 680 del 2009 agli 810 del 2012, siamo riusciti a migliorare la qualità della risposta riducendo la spesa per le comunità residenziali, che è passata dai 4,7 milioni del 2009 ai quattro milioni dello scorso anno, mentre quella per gli affidi familiari è rimasta intorno ai 700 mila euro”. Lo ha affermato l’assessore alle Politiche sociali, sanitarie e abitative del Comune di Modena Francesca Maletti in occasione del convegno promosso dal Comune sull’applicazione della direttiva regionale in materia di affidamento familiare, accoglienza in comunità e sostegno alle responsabilità familiari.

 “Ciò è stato reso possibile grazie a un grande sforzo di razionalizzazione – ha proseguito – all’implementazione di servizi di prevenzione e di sostegno alle famiglie, oltre al coinvolgimento del volontariato e del privato sociale. A Modena, inoltre, è presente anche una rete di famiglie, una ventina, disponibili ad accogliere i bambini in casi di particolare emergenza e questo permette di garantire che i bambini sotto i sei anni non vadano in comunità residenziali”.

Il Comune è chiamato a intervenire ogni volta che i genitori non sono in grado di occuparsi di un minore o che un parente non sia presente o possa accudirli. I minori residenti, italiani e stranieri, i cui genitori non sono in grado di svolgere le loro funzioni genitoriali, infine, vengono allontanati dalla propria residenza su provvedimento del Tribunale dei minorenni e affidati temporaneamente a famiglie affidatarie o a comunità familiari o educative. I minori stranieri non residenti e trovati sul territorio modenese, chiamati minori stranieri non accompagnati, quando sono privi di parenti entro il terzo grado vengono affidati alla tutela del Comune, che se ne occupa attraverso l'affido a famiglie o collocandoli in comunità.

“I servizi rivolti ai minori – ha concluso Francesca Maletti – sono resi possibili anche grazie all’apporto di reti e gruppi di volontari che operano in sinergia con il Comune ritenendo il benessere dei bambini, degli adolescenti e della famiglie un ‘bene’ prezioso della comunità”.

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