15/11/2013

PIAZZA ROMA, IN CONSIGLIO UN DIBATTITO DI QUATTRO ORE

Numerosi gli interventi in Aula prima del voto della proposta di iniziativa popolare

Un dibattito di quasi quattro ore ha preceduto il voto in Consiglio comunale sulla proposta di deliberazione di iniziativa popolare per il rinvio del progetto di riqualificazione urbana di Piazza Roma e della sua pedonalizzazione, che nella seduta di giovedì 14 novembre è stata respinta (a favorevole Pdl, Modena futura, Lega nord, Movimento per cambiare insieme per Modena, Udc ed Etica e legalità, contro Pd e Sel, astenuto Modenasaluteambiente.it).

Michele Barcaiuolo (Fratelli d’Italia) ha parlato di “scellerato piano sosta ancora incompiuto” e ha ricordato che “più volte l’opposizione ha proposto di realizzare un parcheggio in piazza Basile e solo oggi, per evitare l’ennesimo passo indietro, l’Amministrazione lo si realizza”. Per il Pdl, Olga Vecchi ha affermato che “da anni il Comune propone progetti costosissimi che poi non realizza. In questo caso la pedonalizzazione sarà un aborto perché rimarranno filobus in transito e auto in sosta in una parte della piazza”. Secondo Andrea Galli “in questi anni sono stati fatti molti interventi sbagliati e commissionati ad archistar progetti impossibili. La nostra priorità è ascoltare le esigenze di chi vive a Modena – ha aggiunto – e con questo intervento la città subirà un altro brutto colpo”. Sandro Bellei ha evidenziato che “il Comune ha già deciso e non ascolta né la città, né i commercianti, né le associazioni di categoria che per la prima volta sono unite contro questa decisione che andrebbe rimandata a tempi migliori”. Luigia Santoro ha evidenziato che “il progetto di pedonalizzazione, di per sé condivisibile, avviene con tempi, mezzi e modalità inaccettabili. Non è una priorità ma un errore da evitare in questo momento di crisi, che non tiene conto della volontà espressa dai cittadini”. Il capogruppo Adolfo Morandi ha osservato che “l’Amministrazione deve porre più attenzione alle esigenze dei cittadini” e che “la gradualità dell’intervento non comporta per forza l’accettazione dello stesso. Non si dice no, ma si chiede di rinviare e trovare un progetto alternativo”. Secondo Sergio Celloni (Mpc) “l’Amministrazione ha sempre penalizzato le attività commerciali private: chi decide di aprirne una deve essere agevolato, mentre negli anni lo si è fatto solo con i soliti noti e sono state delocalizzate le attività dal centro storico nei centri commerciali”. Eugenia Rossi (Etica e legalità) ha puntualizzato che “il problema è quello di un metodo legittimo, che rispetti tutti i passaggi che possono essere fatti e crei consenso. Non si crea una partecipazione parallela quando il progetto è già stato fatto e iniziato”. Fabrizio Cavani (Lega nord) ha chiesto “perché, visto che se ne parla da 40 anni, proprio ora non si può aspettare? Cos’è questa fretta? Nessuno è contrario alla pedonalizzazione, ma non è il momento, perché c’è la crisi, e non sono questi i modi”. Per Sandra Poppi (Msa) “ciò che il comitato chiede è condivisibile: la Giunta trovi i tempi e modi necessari per attuare questa pedonalizzazione. Non ho condiviso la realizzazione del Novi park né la ricerca oggi, a fine legislatura, di una giustificazione a quello scempio”. Gian Carlo Pellacani (Udc) ha osservato che “il silenzio della maggioranza toglie democrazia alla discussione e offende le persone che sono qui; è una caduta di stile dei consiglieri. Senza parcheggi il commercio non funziona e l’Amministrazione non ha saputo trovare alternative”. Per Nicola Rossi (Modena futura) “l’importanza della delibera per la maggioranza è proporzionale al numero di interventi che ha fatto in Aula. Quando si fa un atto amministrativo con ripercussioni sulle attività commerciali gestite da famiglie – ha aggiunto – le questioni di coscienza dovrebbero sempre essere al primo posto”.

Per il Pd, William Garagnani ha evidenziato che “quello che porta ora a decidere la pedonalizzazione è un processo avviato da tempo” e che “la tecnica del rinvio è stata utilizzata per quasi mezzo secolo. Modena deve puntare sul turismo – ha aggiunto – proponendo un sistema pedonale compatto”. Il capogruppo Paolo Trande ha precisato che “la posizione del Pd è consapevole e responsabile: siamo davanti a un intervento utile alla città. L’iniziativa dei cittadini è legittima e da rispettare, ma non si può pretendere che in automatico il Consiglio la approvi”. Franca Gorrieri, a nome dei consiglieri del Pd, si è detta “offesa” da parecchi interventi: “Non rispondiamo a diktat, voteremo contro la delibera e contro la mozione della consigliera Poppi per l’inconsistenza delle motivazioni. Democrazia non vuol dire acconsentire ad ogni proposta dei cittadini”.

L’assessore allo Sviluppo economico, lavoro e Centro storico Stefano Prampolini ha precisato che “sono molte le richieste accolte, a partire da quella di parcheggi alternativi. Non dobbiamo perdere la visione più ampia di valorizzazione della città – ha aggiunto – perché se non renderemo il centro più vivibile il rischio è che le funzioni presenti si spostino fuori”. Il sindaco Giorgio Pighi ha evidenziato come sulla pedonalizzazione sia stata “aperta una discussione in cui sono emersi tanti elementi e introdotti tanti correttivi. Abbiamo ascoltato la richiesta dei cittadini, ma non ci ha convinto: il centro storico ha bisogno di quell’intervento”.

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