“Questo bel lavoro di Cesare Buffagni per l’editore TerrediModena.it ci parla in modo divertente di Modena capitale dell’enogastronomia, rappresentandone un potenziale strumento di promozione, ma nello stesso tempo è un esempio lampante della tradizione e della vitalità di Modena come una capitale del fumetto”. Lo ha detto Roberto Alperoli, assessore comunale alla Cultura, intervenendo con il sindaco di Modena Giorgio Pighi alla conferenza di presentazione del libro “Mutina Capitalis in Tabula”. “Con la creazione del Bonvi Parken e con le iniziative che proponiamo ogni anno nel parco – ha proseguito l’assessore – non abbiamo solo voluto ricordare un genio di livello internazionale come Bonvi. Intendiamo valorizzare la grande vitalità della scuola modenese del fumetto, dell’animazione e dell’umorismo illustrato che continua oggi e affonda le sue radici almeno da Mario Molinari. I nomi di Paul Campani, Bonvi, Silver, Guido De Maria, Clod, Bonfa, e dello stesso Buffagni, tracciano un filo ininterrotto che lega insieme fantasia, umorismo e straordinarie abilità di segno e manualità creativa. Con la capacità, inoltre – ha concluso Alperoli – di utilizzare un linguaggio come quello del fumetto anche per raccontare i classici shakespeariani o le opere liriche del Teatro Comunale”.
“Mutina Capitalis in Tabula – spiega la scheda dell’editore - é innanzitutto un fumetto d'avventura e una storia d’amicizia. Due improbabili Indiana Jones, il cuoco Giacomone e il maiale Ninel, viaggiano attraverso la provincia di Modena alla scoperta dei prodotti e delle tradizioni tipiche della gastronomia del territorio. Hanno il compito di imbandire un pranzo degno di una regina. Cornice alla loro eroica impresa le leggende, gli aneddoti e i fatti storici, che narrano la storia del grande patrimonio culturale, quale la gastronomia modenese. Dalla nascita dello zampone, alla leggenda del tortellino, passando per boschi infestati da streghe e popolati da creature mitologiche, i due amici, accompagnati da ospiti d’eccezione, giungono al fatidico lieto fine”.
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