20/12/2013

ALLOGGI ERP IN GESTIONE AD ACER PER ALTRI CINQUE ANNI

Il Consiglio comunale di Modena ha approvata la delibera di concessione del servizio

La gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica (Erp) del Comune di Modena per i prossimi cinque anni rimarrà ad Acer. Lo ha deciso il Consiglio comunale nella seduta di giovedì 19 dicembre approvando la delibera che assegna la gestione all’Azienda casa Emilia-Romagna e approva l’accordo quadro provinciale e il contratto. Hanno votato a favore Pd, Sel, Udc, Etica e Legalità, Nuovo Centro Destra; si sono astenuti FI-Pdl, Fratelli d’Italia e Modena futura.

“L’affidamento riguarda la gestione amministrativa e manutentiva dei 2.496 alloggi Erp del Comune – ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali, sanitarie e abitative Francesca Maletti – avrà decorrenza dal primo gennaio 2014 e proseguirà fino al 31 dicembre 2018 previo verifiche annuali che l’Amministrazione si riserva di fare, e l’eventuale successivo rinnovo avverrà con atto del Consiglio comunale. L’assessore ha anche sottolineto che “gli alloggi di edilizia residenziale pubblica sono una delle risposte che il Comune di Modena mette a disposizione per rispondere al disagio abitativo. Una filiera che è costituita al primo gradino dagli alloggi Erp che non possono però soddisfare tutte le richieste (circa 89 assegnazioni nel 2012 su oltre 700 famiglie in lista di attesa). Gli altri gradini della filiera sono costituiti dall’Agenzia Casa che attualmente dispone di oltre 320 appartamenti; dagli alloggi Peep per l’acquisto a prezzi calmierati; dai contributi per bandi di sostegno all’affitto a cui hanno potuto accedere 698 famiglie; dalle agevolazioni Imu per affitti concordati e dall’attività dell’Ufficio casa per le situazioni di sfratto: nel 2012 su 426 sfratti giunti alla fase conclusiva, si è riusciti a trovare soluzioni alternative prima della scadenza per 228 famiglie”.

Per quanto riguarda i richiedenti alloggi Erp, Maletti ha fatto sapere che erano 711 le famiglie in graduatoria al 31 dicembre 2012, di cui 412 straniere (quasi 58 %) e 299 italiane (circa 42 %); mentre per quanto riguarda le assegnazioni, quasi l’85 % degli alloggi è occupato da famiglie italiane, il 15 % da stranieri.

La delibera prevede un accordo quadro, approvato all’unanimità dalla Conferenza degli enti provinciale di cui fanno parte i Comuni soci di Acer, e un contratto di servizio specifico per il Comune di Modena. L’accordo quadro stabilisce: l’affidamento del patrimonio abitativo a titolo gratuito e che vengano corrisposte 43 euro al mese ad alloggio per le attività di gestione amministrativa e 27 per ripristino e manutenzione ordinaria (cifra indicativa, perché ad Acer verrà riconosciuta solo la somma spesa e rendicontata). Prevede inoltre che i programmi di manutenzione straordinaria sono definiti dal Comune, i Comuni possono richiedere prestazioni aggiuntive a pagamento e autorizzare Acer a fare contratti per l’istallazione di impianti di servizio telefonia mobile. Infine, definisce le tempistiche di alcune attività di manutenzione e rimessa in disponibilità degli alloggi, superate le quali Acer non viene remunerata per attività amministrative e contabili annesse.

Il contratto di servizio, definito da ogni singolo Comune, per quanto riguarda Modena specifica: modalità di gestione dei contratti; gestione delle volture, subentri, coabitazioni e convivenze e della mobilità; gestioni condominiali; modalità di assicurazione degli immobili; aggiornamento del catasto urbano; certificazione energetica; attività di ripristino, di manutenzione ordinaria e di pronto intervento (mensilmente sono corrisposti 14 euro a immobile per tinteggio, ma la cifra indicativa e viene riconosciuta solo se realmente spesa); verifica della situazione reddituale degli assegnatari entro la fine di ogni anno e procedure di decadenza; modalità di recupero crediti e piani di rateizzo; programmi di manutenzione straordinaria e piani di investimento; un’attività di vigilanza e controllo svolta da un gruppo comunale formato da dirigente del Settore politiche sociali, responsabile ufficio casa e responsabile ufficio tecnico Settore patrimonio e dal direttore generale di Acer) per verificare il rispetto delle condizioni fissate e l’applicazione di eventuali sanzioni.

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