23/12/2013

EDILIZIA/2 – IL DIBATTITO IN AULA SULLA SEMPLIFICAZIONE

L’approvazione delle due delibere di adeguamento alla legge regionale è avvenuta dopo l’intervento di alcuni consiglieri. Tutti d’accordo sulla necessità di semplificare

L’approvazione delle due delibere di adeguamento alla legge regionale 15/2013 sulla “Semplificazione della disciplina edilizia” entrata in vigore lo scorso 28 settembre sono state precedute dagli interventi di alcuni consiglieri.

Il capogruppo di Forza Italia-Pdl Adolfo Morandi ha definito “utile” l’uniformità sintattico-linguistica cui è volto l’adeguamento alla legge regionale. “È sicuramente un fatto positivo – ha affermato – per i professionisti che si sono sempre trovati in difficoltà con i diversi Regolamenti urbanistici dei vari Comuni, anche se la cosa più auspicabile sarebbe una legge quadro nazionale che imponga una terminologia univoca. Non posso votare a favore, però, perché non sono in grado di verificare se la semplificazione viene portata avanti in modo efficiente”. Sandro Bellei ha chiesto se nell’elenco di edifici in centro storico in cui è possibile intervenire è presente anche l’ex cinema Cavour: “Se anche ai proprietari di questa sala, ammesso che gli possa interessare, fosse data l’opportunità di accedere alle agevolazioni nella ristrutturazione riconosciute ai cinema Adriano, Astra e Odeon non sarebbe brutto – ha detto – perché è una sala storica ed è un peccato vederla decadere”.

Eugenia Rossi di Etica e legalità ha ringraziato per il tempo ulteriore fornito per l’approfondimento: “Non possiamo che prendere atto, anche con condivisione, di quello che è stato fatto a livello regionale e quindi comunale. Sono previste innovazioni positive, come lo sportello unico per l’edilizia, la Commissione per la qualità architettonica e paesaggistica con soli commissari esterni, la concessione di abilità parziali per uso immediato, e l’idea di un controllo a campione delle opere che vengono fatte”.

Anche Ingrid Caporioni di Sel ha espresso apprezzamento per l’ascolto prestato per la richiesta di più tempo. “Per Sel sarà un voto favorevole – ha aggiunto – crediamo molto nella semplificazione e riorganizzazione, non solo del linguaggio, in modo che questa materia sia più facilmente comprensibile per i cittadini. Speriamo sia il volano per ridare il via al lavoro e all’occupazione”.

Il capogruppo del Pd Paolo Trande ha espresso la valutazione positiva del gruppo sulla delibera, “che semplifica e rende omogeneo il linguaggio. Ciò consente a professionisti e cittadini – ha proseguito – di approcciare a strumenti complessi come le norme urbanistiche con maggiore semplicità. Le novità contenute nell’adeguamento non stravolgono le norme urbanistiche ma introducono elementi che vanno verso la neutralità e il controllo, e quindi riducono la possibilità che le norme vengano piegate a interessi particolari”.

Anche Gian Carlo Pellacani dell’Udc ha ringraziato per la possibilità offerta di comprendere meglio la complessità delle modifiche introdotte: “Conivido l’importanza dell’unità del linguaggio almeno a livello regionale, se ciò avvenisse anche a livello nazionale – ha aggiunto sarebbe importante. Voteremo a favore della delibera”.

Sandra Poppi di Modenasaluteambiente.it ha espresso favore per “l’uniformità di metodo imposta dalla legge regionale tra Comuni diversi che finora hanno adottato moduli e termini differenti per i permessi di costruire. Ho avuto modo di tranquillizzarmi sulla parte delle potenzialità edificatorie ed è chiaro che si tratta del recepimento di una norma regionale, quindi è prevalentemente un atto formale”.

Sergio Celloni del Movimento per cambiare insieme per Modena ha evidenziato che, “per quanto attraverso questo adeguamento si proceda a semplificazione, la burocrazia rimane sempre troppa per ogni cosa che si deve fare. Se si vuole fare vera semplificazione dovrebbero essere tolte al massimo certe regole che massacrano il mondo dell’impresa e specialmente dell’edilizia”.

In chiusura di dibattito, l’assessore alla Programmazione e gestione del territorio Gabriele Giacobazzi si è detto “sempre disponibile a concedere il tempo necessario, ma con l’intento di fare in fretta, perché c’è poco tempo e molte cose da fare che richiedono un ritmo di lavoro elevato”. L’assessore ha inoltre commentato che “quella della riforma urbanistica è una delle più grandi questioni irrisolte del Paese” e ha precisato che “sul cinema Cavour si può applicare risanamento conservativo”.

Azioni sul documento