19/12/2013

IN MUNICIPIO I NONNI VOLONTARI NELLE SCUOLE

L’assessore Adriana Querzè ha incontrato gli anziani che entrano in classe “per creare occasioni di scambio e condivisione con bambini e ragazzi di ogni età”

Nelle classi insegnano a costruire giocattoli e aeromodelli; narrano le vicende di eroi e principesse; spiegano l’antico e faticoso mestiere delle mondine; raccontano come prima della tv fossero i cantastorie a diffondere le notizie.

In Municipio invece vanno a intonare i canti popolari della loro giovinezza, da “Siur padrun” a “Senti le rane”.

Sono i 45 nonni volontari di alcuni degli Itinerari Scuola-Città, le proposte didattiche per le scuole a cura del Centro Memo del Comune di Modena, ricevuti nel pomeriggio di mercoledì 18 dicembre nella sala di Rappresentanza del Palazzo comunale dall’assessore all’Istruzione Adriana Querzè.

L’assessore, condividendo con loro un momento di festa, ha sottolineato il valore del servizio volontario svolto dagli anziani durante l’anno scolastico per le competenze che i nonni trasmettono a bambini e adolescenti, ma soprattutto come occasione di scambio tra generazioni, di conoscenza e apprendimento, di relazione e condivisione.

Diversi gli Itinerari didattici che vedono protagonisti gli anziani volontari, alcuni rivolti dalla scuola d'infanzia alla secondaria di secondo grado, come “Il nonno e la nonna raccontano”, “Il nonno e la nonna sanno fare” o i laboratori sull'autobiografia “Scambiamoci le nostre storie”. Altri sono pensati per le scuole d'infanzia e primarie come le “Visite e laboratori agli orti”; i nonni possono anche allestire in classe uno spettacolo, è il caso di "Prima della televisione” e le nonne ex mondine raccontare “l’Emilia: i lavori femminili nelle campagne”. Una rievocazione che le otto nonne hanno fatto anche mercoledì pomeriggio in Municipio dove hanno cantato tra gli altri “Son la mondina, son la sfruttata” e “Bella ciao della mondina”.

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