27/12/2013

PARTITA STELLA/5, COSÌ MODENA AIUTA IL CARITAS BABY HOSPITAL

Per l’ospedale pediatrico di Betlemme raccolti oltre 46mila euro con diverse iniziative

Il Caritas Baby Hospital vive unicamente di provvidenza e oggi conta 35mila visite ambulatoriali e 3.500 ricoveri annuali. L'ospedale offre 82 posti letto, divisi nei due reparti pediatrici, un reparto di neonatologia e uno di terapia intensiva pediatrica e neonatale, con 7 posti letto, inaugurato lo scorso ottobre. Da alcuni anni l’attività ambulatoriale si è aperta non solo alla pediatria generale, ma anche a varie specializzazioni come la cardiologia, pneumologia, ortopedia, malattie metaboliche, neurologia, screening ecografico e da maggio è stato aperto l’ambulatorio di dietologia. L’ospedale è dotato di un asilo infantile e si stanno ultimando i lavori di costruzione della sala giochi dove i bambini potranno svolgere attività ludica e didattica. Da settembre si sta lavorando per aprire un Centro di formazione continua a livello nazionale per medici e infermieri. Per le mamme è stato messo a disposizione un appartamento con 45 posti letto per farle rimanere vicine ai loro piccoli.

Con i suoi 220 dipendenti, l’ospedale ospita e cura bambini per la maggior parte colpiti da malattie gastrointestinali, respiratorie, malattie metaboliche e malformazioni, sempre più frequenti a causa dell’unione tra consanguinei. Malattie che spesso portano al decesso, considerando anche il fatto che il muro di separazione che il governo israeliano ha costruito per dividersi fisicamente dai territori palestinesi, non facilita il trasporto dei malati da una città all’altra. Il Caritas Baby Hospital, infatti, non è dotato del reparto di chirurgia e quando i piccoli pazienti necessitano di un intervento, spesso anche d’urgenza, occorre richiedere il permesso a Israele per poter oltrepassare il check point a pochi metri dall’ospedale, e giungere negli ospedali specializzati di Gerusalemme.

Alcuni modenesi hanno conosciuto questa realtà diversi anni fa, in occasione della prima edizione della Maratona della Pace Betlemme – Gerusalemme; un incontro significativo, durante il quale hanno potuto toccare con mano l’importanza del lavoro portato avanti dalle suore benedettine di Padova, che gestiscono l’ospedale, e il loro quotidiano impegno per questi bambini, vittime innocenti di un conflitto che sembra non finire mai.

Da quel momento sono state organizzate a Modena diverse iniziative per raccogliere fondi da destinare all’ospedale. Nel 2008 e nel 2009 grazie al progetto “Seguendo la Stella”, un’asta di presepi artigianali, sono stati donati all’ospedale rispettivamente 4mila e 7.200 euro. Nel 2010, poi, con una sottoscrizione interna a premi organizzata dalla società Maritain di Modena sono stati raccolti altri 2.500 euro. A queste iniziative sono seguite  due aste di beneficenza. La prima asta, che si è svolta il 19 dicembre 2010 all’ex cinema Principe di Modena, ha potuto contare sulla presenza di trenta artisti modenesi che donando le loro opere hanno permesso di raccogliere 10.400 euro. L’evento è stato replicato l’anno seguente, il 27 novembre 2011 al Caffè Concerto di Modena, dove sono stati raccolti 17.500 euro. Questi soldi sono stati utilizzati per l’acquisto di un apparecchio radiologico portatile. A questa somma vanno aggiunti i proventi della vendita del libro fotografico "Nato a Betlemme" di Valentina Lanzilli e Luigi Ottani (ed. Artestampa) che raccoglie e illustra le storie di chi ha vissuto le conseguenze del conflitto israeliano-palestinese. L'assegno, da 19mila euro è stato consegnato a monsignor Antonio Lanfranchi, arcivescovo – abate di Modena e Nonantola, che lo ha consegnato a suor Donatella Lessio in occasione dell’ultima Maratona Betlemme – Gerusalemme. Il denaro è andato a favore del progetto “Play Room”, che vuole ampliare la sala giochi dove i bambini possano “distrarsi” dalle loro sofferenze e vivere quella dimensione ludica che appartiene a loro. L’anno scorso poi sono stati devoluti altri 3.282 euro, provenienti ancora dalla vendita del libro “Nato a Betlemme”, che sono stati utilizzati per l’acquisto di due Pulse Oximeters. In questi anni dunque, le iniziative organizzate a Modena, hanno permesso di raccogliere circa 46.300 euro.

È possibile fare donazioni per il Caritas Baby Hospital di Betlemme anche prima e dopo la “Partita della Stella” sul conto corrente intestato “Rock No War - Un ponte verso Betlemme” Banca Interprovinciale filiale di Formigine (Mo) codice IBAN: IT82 G03395 66780 CC 0020005775 con la causale “Un ponte verso Betlemme”.

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