18/04/2013

BILANCIO / 3 – INVESTIMENTI, NEL 2012 PAGATI CIRCA 28 MILIONI

Operazioni strutturale sui conti: non più oneri in spesa corrente. “Ora al ministero richiesta sui pagamenti significativamente superiore ai 12,7 milioni previsti”

Le entrate in conto capitale del 2012 hanno raggiunto i 17 milioni e 650 mila euro, nove milioni in meno rispetto all’anno precedente. Nel corso dell’anno, però, sono state realizzate “alcune operazioni finanziarie che hanno consentito comunque di attenuare gli effetti del Patto di stabilità rendendo disponibili ulteriori risorse per i pagamenti alle imprese che a fine anno hanno toccato i 28 milioni, otto in più di quelli previsti” ha spiegato l’assessore Bilancio Giuseppe Boschini illustrando al Consiglio comunale i dati del consuntivo 2012.

Tra le principali operazioni ricordate c’è stato l’azzeramento del trasferimento alla parte corrente del bilancio degli oneri cimiteriali e del ricavato delle concessioni edilizie (oltre due milioni di euro) che “rappresenta un’operazione strutturale che diviene definitiva n el 2013” ha annunciato Boschini ricordando anche che nel 2012 è stato possibile “non vendere i ‘gioielli di famiglia’, cioè non sono state attivate le alienazioni mobiliare che pure erano state previste; anche nel 2013 probabilmente la previsione sarà inserita prudenzialmente nel bilancio ma con l’obiettivo, e la speranza, che un’attenuazione dei vincoli del Patto di stabilità e l’insieme delle politiche che attiveremo ci mettano nella condizioni di non procedere effettivamente alla vendita”.

Nel frattempo, il Comune è impegnato a predisporre la richiesta al ministero per lo spazio finanziario previsto dal recente decreto per i pagamenti alle imprese: “Cercheremo di ottenere lo spazio più ampio possibile – ha annunciato Boschini – andando anche significativamente oltre i 12,7 milioni delle fatture 2012, come abbiamo illustrato nei giorni scorsi alle associazioni di categoria”. Boschini, infatti, ha spiegato come il Comune intende inserire nella richiesta di spazio finanziario anche i quattro milioni di fatture già pagate nel 2013 e altri interventi “per garantire la maggior quantità di risorse possibili all’economia locale e all’occupazione. Il decreto è stato sicuramente un passo positivo, ma ci ha imposto molta burocrazia. Quello che ci serve, e che chiediamo con forza, è soprattutto una riduzione del Patto di stabilità strutturale, che valga anche per il futuro, non solo una tantum per il passato”.

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