15/04/2013

PIAZZA ROMA / 2 – IN AULA PARERI DIVERSI SU TEMPI E MODI

L’interrogazione di Sandra Poppi (Modenasaluteambiente.it) si trasforma in interpellanza: numerosi gli interventi dei consiglieri sul futuro dell’area

L’interrogazione di Sandra Poppi (Modenasaluteambiente.it) sul futuro di piazza Roma e piazza Sant’Agostino ha suscitato l’interesse di molti consiglieri che, dopo la trasformazione in interpellanza, sono intervenuti nel merito della riqualificazione della prima.

Il capogruppo del Pdl Adolfo Morandi ha detto “doveroso” approfondire il tema anche in Consiglio comunale in una seduta straordinaria “ed eventualmente votare la sospensione della procedura, come richiesto da cittadini e associazioni di categoria. Bisogna contemperare le varie esigenze – ha aggiunto – salvaguardando le persone che hanno attività nella piazza e trovando soluzioni alternative per rendere ugualmente accessibile il centro storico”. Per Sandro Bellei “è evidente che su un progetto di questo genere non si deve avere fretta perchè la città si è divisa sull’argomento. Piazza Sant’Agostino, grazie a quanto intende fare la Fondazione e alla presenza del Museo, può vedere eliminato il parcheggio, avendo tra l’altro il Novi Park a due passi”, ha detto. “In piazza Roma il discorso non si può risolvere così. Perché non fare un referendum che coinvolga tutti i modenesi?”. Olga Vecchi ha lamentato un’assenza di comunicazioni al Consiglio comunale sul tema e ha lanciato un appello: “Dobbiamo fare quello di cui ha bisogno la città: sono d’accordo che piazza Roma sia molto più bella senz’auto, ma non è questo il momento di fare un tale cambiamento mettendo in ulteriore difficoltà le persone che vi lavorano. Finché non ci saranno parcheggi alternativi non è possibile fare questo intervento”.

Della stessa idea Davide Torrini, che si è chiesto se “una soluzione a un problema, giusta in astratto, possa andare bene sempre in qualsiasi contesto geografico e sociale: “Anche i depositi di gas possono essere una buona idea in termini generali – ha affermato – ma la proposta è fuori luogo in un territorio che da poco ha vissuto un terremoto. Su piazza Roma bisogna trovare soluzioni e calibrarle nella concretezza della vita di una comunità che sta affrontando le difficoltà della crisi”.

Sergio Celloni di Mpa ha ricordato che “così come quando si parla di sanità i consiglieri Trande, Ricci e Pini hanno voce in capitolo in quanto esperti del settore, quando si parla di altri argomenti, in questo caso di commercio, sono altre le persone ad aver voce in capitolo. La soluzione è solo una – ha affermato – gli amministratori devono capire le necessità di chi lavora in centro. Il 20 e 21 aprile in piazza Matteotti farò una raccolta di firme per sospendere il progetto”.

Per Michele Barcaiuolo di Fratelli d’Italia il problema è legato alla sosta: “Piazza Roma è sempre piena tutto il giorno perchè risponde a un’utenza disposta a pagare di più per necessità di sosta breve o per accedere ad alcuni servizi di questa zona. La maggior parte dei cittadini vive a sud-est di Modena e parcheggiare al Novi Park significa doversi recare dalla parte opposta del centro, non era possibile fare il parcheggio sotterraneo in piazza Roma mantenendo i reperti sotto vetro?”.

Federico Ricci di Sel ha evidenziato come piazza Roma oggi sia solo un parcheggio “di fronte al monumento laico e civile più importante di Modena, il cui accesso tra l’altro è precluso. In questo senso – ha continuato – piazza Roma perde il titolo di piazza e farla diventare un luogo della città è un progetto complesso che riteniamo debba coinvolgere i cittadini: per questo stiamo lavorando a una proposta che contempli un percorso partecipativo o un referendum consultivo”.

Per il Pd, William Garagnani ha sottolineato che “Modena è l’unica città ad avere un palazzo reale o ducale con antistante un parcheggio: siamo i più bravi o i meno bravi?”, ha chiesto evidenziando che si tratta del palazzo più importante del ‘600 in città. Il consigliere ha inoltre ricordato che il percorso per la pedonalizzazione di piazza Roma “è iniziato da tempo ed è estremamente articolato” e che “il miglioramento della città determinerà una serie di fattori positivi”. Il capogruppo Paolo Trande ha evidenziato che “pur nell’asprezza del confronto di questi giorni, non ho sentito posizioni opposte di principio. Tutti ritengono che pedonalizzare la piazza sia una ragione di civiltà prima ancora che estetica, ma ci sono punti di vista e valutazioni diverse su come arrivare a questo obiettivo. Ci sono interessi legittimi e vanno cercate le migliori soluzioni possibili per tutti attraverso il confronto”, ha aggiunto ricordando che, però, “a oggi l’unica rilevazione con valore scientifico dice che i cittadini vogliono la piazza libera”.

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