20/05/2013

EUROPA / 2 - “SOLIDALE E FEDERALE PER USCIRE DALLA CRISI”

La via indicata in Consiglio comunale da Dastoli, storico assistente di Spinelli. E per il professor Gestri occorre “una maggiore integrazione dei giovani di origine straniera”

Dallo ius sanguinis (il diritto di sangue) allo ius soli (il diritto del suolo), dal matrimonio alla naturalizzazione: sono i criteri più diffusi per il conferimento della cittadinanza e la loro applicazione resta a discrezione dei singoli Stati. Si è soffermato anche sull’evoluzione della nozione di cittadinanza e su diritti, ma anche doveri, che ne conseguono, Marco Gestri, docente di Diritto internazionale e dell’Unione europea dell’Università di Modena e Reggio Emilia, intervenuto, lunedì 20 maggio, alla seduta straordinaria del Consiglio comunale di Modena, dedicata all’Anno europeo dei cittadini 2013. “Il concetto di cittadinanza – ha spiegato Gestri - pone la persona al centro del processo di integrazione europea e la proclamazione dell’Anno europeo dei cittadini spinge ad affrontare il tema della riforma della normativa italiana in materia, auspicata dallo stesso Capo dello Stato per favorire una maggiore integrazione dei giovani di origine straniera”.

Secondo Pier Virgilio Dastoli, presidente del Consiglio italiano del Movimento europeo e per dieci anni assistente parlamentare di Altiero Spinelli, “in Italia, più che in altri paesi europei, esistono ostacoli da superare per passare dai principi generali della cittadinanza attiva a un'effettiva partecipazione alla ‘cosa pubblica’. In questo quadro – ha sottolineato Dastoli durante la seduta consiliare - un segnale forte nella direzione di una cittadinanza inclusiva deve essere dato da una legge che trasformi il diritto del sangue in diritto del suolo e che estenda ai cittadini di Paesi non europei il diritto di elettorato attivo e passivo nelle elezioni locali”.

I poteri locali da parte loro devono “rafforzare le politiche di informazione rivolte a cittadini italiani, dell'Unione e a quelli non europei sui vantaggi concreti per studenti, lavoratori, consumatori e imprese derivanti dalle norme europee. Mancano 370 giorni alle elezioni europee – ha aggiunto Dastoli, considerato uno dei padri dell’Unione europea - La crisi economica e sociale, ancor più di quella finanziaria, ha mostrato l'inadeguatezza dei trattati europei, a cominciare da quello di Maastricht che sancì la contraddizione fra un'unione monetaria apparentemente forte e un'inesistente unione economica e sociale. Da questa contraddizione si esce solo riprendendo la via di un'Europa solidale e democratica e dunque federale; facendo delle elezioni europee del 25 maggio 2014 l'occasione per l'avvio di un processo costituente con al centro il Parlamento europeo. A confrontarsi saranno gli immobilisti, fautori di un salto indietro verso l'Europa dei conflitti fra nazioni, e gli innovatori, che chiedono un salto in avanti verso un'Unione che garantisca beni e diritti a dimensione continentale. Nei prossimi 370 giorni dobbiamo batterci perché gli innovatori prevalgano sugli immobilisti”.

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