28/06/2013

COLIBRÌ/2 – DAI “SAFARI” IN RENAULT4 ALL’IDEA “FOTOCONCERTI”

Breve storia di cinquant'anni di attività, mostre, performance e concorsi fotografici

Dai primi “safari fotografici” a bordo di una R4 all'idea del “fotoconcerto”, una performance destinata a essere ospitata in diverse parti d'Italia. Dalla mostra antologica del fotografo inglese David Hamilton all'onorificenza “Benemerito della fotografia italiana”. Dalle pellicole in bianco e nero alle schede di memoria digitale. È una storia lunga 50 anni quella del Fotoclub Colibrì, fondato nel 1963 in via Emilia Est 278, nello studio fotografico di Mauro Stradi, assieme al cognato Danilo Storchi e a Carlo Savigni. Domenica 30 giugno alle 10 al Palazzo Comunale i rappresentanti dell’associazione illustrano al Sindaco il programma delle manifestazioni per il cinquantennale.

Il bianco e nero era ancora imperante ma si stava facendo strada la diapositiva che, con i suoi colori brillanti e magici, ricordava i variegati colori del piccolo Colibrì. All’inizio degli anni sessanta alcuni amici cominciarono a trovarsi in Via Emilia Est, al numero 278, nello studio fotografico di Mauro Stradi. Li accomunava una grande passione per la fotografia. Gli incontri erano l’occasione per confrontarsi, inventare, imparare nuove tecniche, discutere e fotografare assieme nei momenti liberi. Lo studio divenne presto, e rimase negli anni, un luogo di ritrovo e un punto di riferimento per tanti appassionati. Alla fine del 1963, Mauro, Danilo Storchi e Carlo Savigni fondarono il Fotoclub.

“Uscivamo la domenica per ‘safari’ fotografici a bordo della mia Renault R4. L'affiatamento e l'amicizia erano totali e ci divertivamo veramente un sacco – racconta Carlo Savigni -. Di lì l'idea di creare un club fotografico, più per gioco che altro. Il nome Colibrì fu suggerito da Mauro e, poiché la sede era nel suo negozio, fu naturale e automatica la sua elezione a presidente".

Mauro Stradi era fotografo, rivenditore e anche fotoamatore. Nel 1964 Il Circolo si organizzò mediante uno Statuto e presto fu membro della Fiaf, la Federazione italiana che unisce le associazioni fotografiche. I fratelli Paolo ed Ermanno Montecchi, Benito Garantini, Alessandro Fornili, Pietro Gozzi, Bruno Donini, Ivano Santini, Carlo Cagarelli furono i primi soci ma soprattutto i primi amici che si unirono per organizzare attività, mostre, manifestazioni. Tra le prime iniziative ci fu il fotoconcerto (1969), un'intima e completa simbiosi di suono e immagini visive: le immagini, di pura atmosfera, apparivano sospese al filo delle frasi musicali scelte con grande competenza da Ermanno Montecchi e Benito Garantini. Il successo fu tale che 28 circoli fotografici italiani ospitarono la performance.

Negli anni, il Colibrì ha organizzato quattro Concorsi fotografici nazionali e due edizioni del "Giro d'Italia in diapositive". Ha ospitato, alla fine degli anni Settanta, una mostra antologica del famoso fotografo inglese David Hamilton. La dialettica interna e una attenta valutazione critica delle immagini, nel rispetto della creatività dell’autore, furono elementi di distinzione e di crescita per il Circolo che, per molti soci, fu il trampolino di lancio per importanti successi fotografici nazionali e internazionali.

Il Colibrì ha vinto per due volte il trofeo Carsil, competizione tra i circoli fotografici delle provincia. Nella storia del Circolo figurano numerose mostre fotografiche individuali e collettive. La più recente collettiva, “I colori del Colibrì”, fu inaugurata nel settembre 2011. Nel 1995 il club è stato insignito dalla Fiaf dell'onorificenza “Benemerito della Fotografia Italiana”. Per diffondere la cultura fotografica, il Colibrì da molti anni organizza Corsi di Fotografia rivolti ai principianti e molti ex allievi hanno saputo integrarsi nel club raggiungendo ottimi risultati.

L'attuale Consiglio direttivo del club (attualmente i soci sono 70), è guidato dal presidente Gianni Rossi con la vicepresidente Franca Catellani e il segretario Livio Selmi.

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