25/06/2013

MODENA “TERRA D’ASILO”, SONO 97 I RIFUGIATI ACCOLTI NEL 2012

L’accoglienza a chi fugge guerre e torture. Iniziative mercoledì 26 giugno ai Giardini

Film, incontri e testimonianze per ricordare la condizione di milioni di persone in tutti i continenti, costrette a fuggire dai loro Paesi e dalle loro case a causa di persecuzioni, torture, violazioni di diritti umani, conflitti. Mercoledì 26 giugno alle 18.30 e alle 21, ai Giardini Ducali di corso Canalgrande si svolge l'appuntamento “Terra d'asilo. Modena e l'accoglienza ai rifugiati”, promosso dall’assessorato alle Politiche sociali del Comune. L’iniziativa si svolge  in città dal 2011 in riferimento alla giornata mondiale del Rifugiato del 20 giugno, istituita nel 2000 dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati  (Unhcr) .

L'iniziativa è aperta a tutti (per informazioni: Centro Stranieri tel. 059 2033414).

Il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar ) in Italia è attivo dal 2001, su finanziamento del ministero dell’Interno. È composto dalla rete degli enti locali coordinata da Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) che, con il contributo delle realtà del terzo settore, realizzano interventi di accoglienza per quanti arrivano sul territorio italiano in cerca di protezione internazionale.

Il progetto territoriale Sprar del Comune di Modena è attivo dal 2001, e mette a disposizione della rete nazionale 50 posti di accoglienza destinati a richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale. Nel corso del 2012, con questi posti sono state realizzate 97 accoglienze. Attraverso una rete di servizi di orientamento e informazione si accompagna la persona nell’iter della domanda di asilo e verso la riconquista di un’autonomia perduta, con l’obiettivo di rinforzare le opportunità di integrazione.

“Da dodici anni gli interventi di accoglienza che realizziamo a Modena nel progetto Sprar in stretta collaborazione con Anci, finanziati per la quasi totalità da trasferimenti nazionali, sono finalizzati alla conoscenza della lingua italiana, al superamento di condizioni psicofisiche non buone e a creare percorsi di autonomia - dichiara Francesca Maletti, assessore alle Politiche sociali -. L’accoglienza che offriamo dura circa sei mesi per ogni rifugiato ed è uno strumento per esprimere la nostra solidarietà a quanti sono stati costretti a lasciare il loro Paese a causa di guerre, soprusi e torture”.

Azioni sul documento