15/07/2013

AREE F, UNA DELIBERA DI INDIRIZZI PER RIVEDERE LA NORMATIVA

Niente perequazione per le aree su cui non c’è ancora accordo tra Comune e privati

 

Una delibera di indirizzi che impegna la Giunta comunale di Modena a rivedere la normativa sulle aree F, per attrezzature generali, prevedendo lo stralcio dall’elenco delle aree ammesse all’applicazione del meccanismo di perequazione di quelle i cui proprietari non abbiano ancora manifestato al Comune la propria volontà di applicazione, portando a un dimezzamento delle previsioni insediative che passano da 2.944 a 1.418 unità.

E’ quella presentata in Consiglio comunale nella seduta di oggi, lunedì 15 luglio, dall’assessore alla Programmazione e gestione del territorio del Comune di Modena Gabriele Giacobazzi, sviluppata sulla base dell’emendamento che impegna la Giunta a “una completa revisione delle previsioni che attengono alle aree F” approvato dall’Aula lo scorso marzo in occasione dell’approvazione del documento di indirizzi del nuovo Piano strutturale comunale (Psc). La delibera arriva dopo che, in Commissione consiliare, i consiglieri hanno espresso l’esigenza, prima di procedere alla votazione di una variante relativa a quattro Aree F, di un impegno della Giunta a modificare la normativa di Piano operativo comunale (Poc) vigente.

Il meccanismo perequativo prevede la trasformazione da aree ad Attrezzature generali (Aree F) ad aree residenziali edificabili private per il 20 per cento e l’acquisizione gratuita in proprietà da parte dell’Amministrazione del rimanente 80 per cento dei terreni (un 20 per cento dei quali può essere destinato ulteriormente alla realizzazione di alloggi, in questo caso in edilizia convenzionata). La delibera di indirizzi conferma l’applicazione di questo meccanismo nelle aree sulle quali sono già stati stipulati accordi o sono in avanzata fase di trattazione tra Comune e privati proprietari, evidenziando la gradualità dell’attuazione e la priorità assoluta alla costruzione di alloggi per l’affitto e per la vendita a prezzi convenzionati.

Tra le aree stralciate dall’elenco anche la ex Amiu di via Morandi, già di proprietà comunale, in quanto già inserita dalla pianificazione provinciale sul commercio, l’area di Ponte Alto, per la quale è prevista la conversione delle attuali destinazioni urbanistiche verso altre, di tipo produttivo e terziario, attraverso una specifica variante al Psc.

Per l’area di via Aristotele, invece, già oggetto di accordo tra Comune e privati, si precisa che le necessarie successive varianti urbanistiche saranno valutate al termine della procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via) in corso presso la Regione Emilia Romagna per l'esame delle proposte di estrazione dalle falde avanzata da Hera e Aimag, che ne valuterà la compatibilità anche con le previsioni insediative degli strumenti urbanistici vigenti.

Infine, la delibera di indirizzi impegna la Giunta ad ammettere solo destinazioni urbanistiche di tipo produttivo o terziario e solo sulla quota del 20 per cento, senza possibilità di convenzioni per vendita o affitto a prezzi concordati, nelle aree collocate in contesti con elementi di problematicità per i nuovi comparti residenziali.

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