06/07/2013

ESTATE/2 - DALLE MURA AI PRG, TRA CITTÀ STORICA E CITTÀ NUOVA

Il racconto delle trasformazioni di Modena nel ‘900 attraverso le architetture cittadine è al centro della serata di martedì 9 luglio alle 21.30 ai Giardini Ducali di corso Canalgrande

Proiezioni di immagini attuali e del passato faranno da sfondo alle parole di esperti per raccontare le trasformazioni di Modena nel Novecento attraverso le architetture. Il racconto, che sarà narrato ai Giardini Ducali di corso Canalgrande alle 21.30 di martedì 9 luglio nell’ambito dell’Estate modenese, nasce e si sviluppa dal volume “Città e architetture. Il Novecento a Modena” (Comune di Modena e Fondazione cassa di risparmio di Modena, Franco Cosimo Panini, 2013).

Protagonisti della serata sono: Giovanni Leoni, storico dell’architettura e direttore del Dipartimento di architettura dell'Università di Bologna; Matteo Sintini, dottore di ricerca in storia dell'architettura e tra i curatori delle schede dell'Atlante; Vanni Bulgarelli, curatore del volume e responsabile scientifico del progetto “Le città sostenibili”; Anna Taddei e Claudio Fornaciari, architetti e consiglieri dell'Ordine degli architetti della provincia di Modena.

Mentre scorreranno sullo schermo le immagini delle architetture modenesi del ‘900, Vanni Bulgarelli racconterà le prime politiche urbanistiche, con riferimento alle fasi iniziali della trasformazione, dall'abbattimento delle mura, con il risanamento e la città igienica, la città giardino e i problemi socio economici della comunità locale. Soffermandosi  sulle politiche del ventennio fascista, che si riflettono in modo diretto sulle strutture urbane e le architetture, affronterà  il tema delle politiche della “città democratica del secondo dopoguerra”, della “città dei diritti”, dei servizi, e dell'affermarsi di un disegno legato al “modello emiliano” e all’urbanistica riformista: i villaggi artigiani, i Peep e i Piani regolatori del 1964-65 firmati da Campos Venuti e Osvaldo Piacentini, la città della partecipazione con le parrocchie e le polisportive, per arrivare a costruire una riflessione sulla variante del Prg del 1975, sugli interventi in centro storico e sulla rifunzionalizzazione di edifici storici.

Dialogando con Bulgarelli, Giovanni Leoni, racconterà invece l'evoluzione dello spazio urbano, con gli antichi (le mura) e i nuovi confini, e la relazione mai risolta fra città “storica” e città “nuova”. Nel secondo dopoguerra Mario Pucci, assessore e architetto, con una “rinnovata visione” tenterà di ricucire con nuovi progetti la frattura fra le “due città”. Saranno presentate  opere  realizzate  con Vinicio Vecchi, tra ricerca di una cifra linguistica ed esigenza di rappresentare la città nuova: il Villaggio Artigiano, la Stazione Autolinee, il Mercato Bestiame, gli edifici multipiano come il Condominio Giardino e l'edificio del Ponte della Pradella. Leoni completerà il quadro con una analisi delle architetture d'autore, fra cui il Cimitero di Aldo Rossi, e sulle  relazioni fra linguaggi alti dell'architettura e quanto realizzato a Modena, dove si assiste soprattutto a una cura  nella realizzazione e nell’integrazione fra residenza e servizi, nella cosiddetta periferia di qualità.

Matteo Sintini, collegandosi alle riflessioni di  Bulgarelli e Leoni, racconterà  opere razionaliste realizzate nel ventennio fascista: la Piscina, lo Stadio, la ex Gil  e altre, per approfondire poi il rapporto fra città storica e nuovi linguaggi, con l'inserimento di architetture contemporanee, i restauri e le rifunzionalizzazioni che caratterizzano i decenni del secondo dopoguerra (Sala Borsa, Piazza Matteotti, Cassa di Risparmio di Gio' Ponti , Biblioteca San Carlo, Foro Boario, Ex caserma Santa Chiara ).

Anna Taddei e Claudio Fornaciari completeranno la serata  fornendo  sia uno spaccato dell'evoluzione dagli inizi del secolo ad oggi delle procedure del progetto di architettura, dall'ornato al costruire a “regola d'arte”, affrontando poi il tema della committenza e del progetto, proponendo le esperienze dei concorsi e della cultura del progettista, con una ricca serie di informazioni e dati sul contributo di architetti alla costruzione della città del Novecento. Immagini di progetti, disegni e grafici accompagneranno il loro racconto.

La partecipazione all’iniziativa è libera e gratuita, e si rilasciano attestati di partecipazione a richiesta. I partecipanti riceveranno in omaggio il cd con l'Atlante delle architetture modenesi tratto dal volume “Città e architetture. Il Novecento a Modena” (Franco Cosimo Panini, 2013), che sarà in vendita nella serata.

In caso di maltempo la serata sarà ripresa in autunno.

Per informazioni: ufficio Ricerche Storia urbana dell’assessorato alla cultura del Comune di Modena (tel. 059 2033876 o 2033875) oppure sul sito internet (www.cittasostenibile.it).

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