19/07/2013

MERCATI AGRICOLI A KM ZERO – IL DIBATTITO IN CONSIGLIO

L’Aula ha approvato il Regolamento per lo svolgimento dei mercati di produttori

Il Consiglio comunale, nella seduta di giovedì 18 luglio, ha approvato con il voto favorevole di Pd, Sel e Lega nord, e l’astensione di Fratelli d’Italia, Udc, Modenasaluteambiente.it, Modena futura e Pdl la delibera emendata che definisce il Regolamento per lo svolgimento dei mercati di produttori agricoli nel Comune di Modena.

Prima del voto numerosi consiglieri sono intervenuti sull’argomento. Ad aprire il dibattito è stato Sergio Celloni di Mpa, che ha proposto la realizzazione di un mercato a chilometri zero in ogni quartiere “così possiamo arrivare a chiudere la grande distribuzione – ha affermato – che offre un rapporto venditore-consumatore non personale, non formativo e non buono da vari punti di vista”.

Per il Pdl, Sandro Bellei ha espresso il dubbio che diciture come prodotti a chilometri zero, filiera corta e biologico “siano solo etichette per attirare i consumatori e non diano necessarie garanzie. Vedo nella delibera una eccessiva burocratizzazione di un mercato che finora non lo è mai stato – ha aggiunto – e cercherei per questo di rendere  la regolamentazione un po’ meno stringente, nel limite del possibile”. Olga Vecchi ha espresso l’esigenza di superare la lunga filiera che porta a prezzi elevati di prodotti come verdura e frutta, e che crea un’economia negativa e un ambiente inquinato a causa dei trasporti. Non credo però che questi mercatini siano la soluzione e trovo che il regolamento presentato sia sin troppo stringente”. Della stessa idea anche il capogruppo Adolfo Morandi ha espresso perplessità sul regolamento, “in particolare quando definisce che i soggetti addetti alla vendita debbano essere produttori agricoli locali e poi tra le merceologie ammesse inserisce i molluschi, che non credo vengano prodotti nei campi”.

Sandra Poppi di Modenasaluteambiente.it ha detto di condividere le finalità della delibera “perchè spinge al contrasto degli sprechi, all’agricoltura biologica, alla trasparenza dei prezzi e alla filiera corta, sollecitando lo sviluppo di una coscienza verso un consumo di cibi più sani. Potrebbe essere possibile prevedere periodi più brevi o stagionali  per la partecipazione ai mercati – ha evidenziato – perché un’azienda può non avere prodotti per tutti i periodi dell’anno”.

Elisa Sala del Pd ha evidenziato l’utilità dei mercati vicino a casa “per le persone che non si spostano. E’ fondamentale poter scegliere – ha proseguito – e, se anche si spende qualcosa di più, avere un riferimento a cui rivolgersi se il prodotto non è dei migliori. Infine, è molto importante l’aspetto educativo del mercato a chilometri zero sui prodotti locali e di stagione, soprattutto verso i giovani consumatori”. Il capogruppo del Pd Paolo Trande ha evidenziato come il Comune intenda “promuovere e sostenere i mercati dei produttori agricoli del territorio. Si tratta di mercati che esistono da tempo – ha aggiunto – e in città ce ne sono diversi per cui si è reso necessario regolarli e, se possibile, potenziarli”.

Anche Ingrid Caporioni di Sel ha evidenziato la valenza culturale di queste attività per le giovani generazioni. “E’ una delibera importante perché offre una buona e diversa visione culturale, che va incontro alla conoscenza e alla cultura del nostro territorio”, ha detto. “A scuola si lavora molto sulle stagioni: la conoscenza dei cambiamenti e dei prodotti di ogni periodo non è affatto scontata tra i giovani”. Della stessa idea il capogruppo Federico Ricci, che ha parlato di “ottima iniziativa per arrivare ai distretti di economia solidale. Sel ha sempre dato un contributo a queste attività e ritiene che la delibera sia uno strumento utile per promuovere lo sviluppo economico, sociale, civile e ambientale, che può incoraggiare ulteriormente l’agricoltura contadina”.

In chiusura, l’assessore alle Politiche economiche Stefano Prampolini ha sottolineato come questi mercati stiano sviluppando “nuove economie, momenti di coesione sociale e momenti educativi, con la creazione di un collegamento tra città e campagna, tra luogo di produzione e luogo di consumo. Il rapporto relazionale che va oltre il mero gesto di acquisto – ha concluso – è fondamentale”.

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