Tre incontri pubblici, nove week end di full immersion con lezioni frontali, laboratori, esperienze e buone pratiche, momenti di discussione per confrontarsi sui temi della cooperazione internazionale con professionisti del settore o docenti universitari. E, infine, uno stage all’estero per mettersi alla prova sul campo, dall’Africa all’America Latina, dalla Bosnia alla Palestina.
È quanto offre il corso per Volontari della Cooperazione internazionale rivolto a giovani, universitari, associazioni e cittadini, organizzato dal Comune di Modena in collaborazione con Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Overseas, Cipsi, Provincia di Modena, Centro Servizi Volontariato e Tavolo comunale della Cooperazione Internazionale. Il corso, che si svolge con il contributo della Fondazione cassa di risparmio di Modena, ha inoltre il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Anci e Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace.
Il progetto giunge quest’anno all’ottava edizione: sono circa 250 i giovani modenesi che vi hanno partecipato gli scorsi anni; una ventina i Paesi del mondo in cui hanno scelto di svolgere il loro stage impegnati in progetti di cooperazione o solidarietà internazionale.
“Le tante richieste di partecipazione giunte in questi sette anni, il numero praticamente nullo di rinunce tra gli ammessi e il buon esito degli stage all’estero - afferma l’assessore comunale alla Cooperazione internazionale Fabio Poggi - ci fanno dire che l’iniziativa è molto apprezzata dai volontari modenesi, anche da quelli che vedono nella cooperazione internazionale una possibilità per il loro sviluppo professionale. Crediamo che nel quadro desolante di una generale riduzione di proposte e occasioni formative per i giovani il corso rientri tra quelle opportunità che enti e istituzioni locali debbono sforzarsi di continuare a garantire, pur nell’ambito di una necessaria contrazione dei costi. Al tempo stesso, il progetto va ad alimentare il volontariato locale che costituisce un’indubbia ricchezza per l’intera comunità, valorizzando il protagonismo dei giovani”.
La domanda di ammissione si può scaricare da internet (www.comune.modena.it/modenacooperazione) da lunedì 16 settembre e va presentata, assieme al curriculum vitae, entro le 12.30 di venerdì 11 ottobre al Protocollo generale del Comune di Modena, in via Scudari 20.
Il Comitato scientifico eseguirà una selezione tra le domande; sono venticinque i posti a disposizione, di cui al massimo sei riservati agli studenti dell'Università di Modena e Reggio Emilia, che dal corso potranno ottenere, oltre all'attestato, anche crediti formativi. Le attività formative saranno presentate in una conferenza pubblica di apertura che si svolgerà il 22 novembre. Il programma prevede nove fine settimana residenziali, da novembre di quest’anno a giugno 2014, che si svolgeranno a cadenza settimanale nella sede di Spilamberto di Overseas. I partecipanti frequenteranno lezioni teoriche, laboratori e attività dal sabato pomeriggio alla domenica sera. È prevista una quota di 100 euro come contributo alle spese organizzative.
Durante il corso si approfondiranno diversi temi: dalle migrazioni alla gestione dei conflitti, da come nasce un progetto di cooperazione ai principi di economia internazionale, dagli strumenti di sviluppo alternativi, come la finanza informale e la sostenibilità ambientale fino al dibattito sugli aiuti e il ripensamento della solidarietà internazionale. Saranno coinvolti docenti universitari di Modena e di diverse Università italiane, oltre a esperti di cooperazione e testimoni delle organizzazioni non governative.
Il programma dettagliato del corso è consultabile sul sito internet (www.comune.modena.it/modenacooperazione); per ulteriori informazioni si può contattare l’Ufficio cooperazione e solidarietà internazionale del Comune tel. 059 2033779 - 3787 - 2961 (letizia.mantovani@comune.modena.it, morena.luppi@comune.modena.it, merossi@overseas-onlus.org).
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