16/10/2014

QUARTIERI/1 - PER I QUATTRO CONSIGLI INDIVIDUATI 56 COMPONENTI

In Consiglio comunale la delibera sulle persone indicate dai gruppi consiliari in base al criterio di proporzionalità territoriale rispetto ai risultati elettorali conseguiti

I componenti dei quattro Consigli di Quartiere previsti a Modena saranno complessivamente 56, 14 per ciascun Quartiere, di cui 33 del Pd, 12 del Movimento 5 stelle, cinque di FI, quattro di Per me Modena, uno di CambiaModena e uno del Ncd, in base al criterio di proporzionalità territoriale rispetto ai risultati elettorali conseguiti.

E’ quanto prevede la delibera che è stata presentata dall’assessora a Quartieri e Partecipazione Ingrid Caporioni nella seduta del Consiglio comunale di oggi, giovedì 16 ottobre, che individua i componenti sulla base delle indicazioni pervenute dai Gruppi consiliari.

“Dopo la soppressione delle Circoscrizioni, stabilita in nome della spending review dalla finanziaria del 2010 in tutti i Comuni con meno di 250 mila abitanti – ha affermato l’assessora – questa delibera rappresenta il primo passo per cominciare insieme al Consiglio comunale un percorso di definizione del ruolo dei consiglieri e dei Quartieri, che in termini di partecipazione risultano fondamentali nel tessuto sociale della città. Sono infatti da tempo il primo punto di contatto che l’Amministrazione comunale ha con cittadini e associazioni”. Caporioni ha inoltre annunciato che a breve indirrà un’assemblea con tutti i consiglieri di Quartiere, cui seguiranno, nelle prossime settimane, singoli incontri nei vari Quartieri.

L’iter previsto dal Regolamento di prima attuazione della partecipazione territoriale prevede che i consiglieri designati, nei vari Consigli di Quartieri, nominino un presidente e possano organizzarsi in Commissioni tematiche. La durata sarà di metà consiliatura, termine oltre il quale il Consiglio comunale procederà a una nuova deliberazione. I Consigli hanno diritto a essere informati sugli atti della Giunta comunale, in particolare rispetto a temi come il Bilancio revisionale, Pianificazione territoriale, Piani di intervento ambientale e studi fattibilità di lavori pubblici nell’area di riferimento. È previsto il coordinamento tra presidenti di quartiere con Consiglio comunale, Giunta e sindaco.

A differenza delle vecchie Circoscrizioni, il parere dei Consigli di Quartiere non sarà vincolante affinché l’Amministrazione possa presentare delibere in Consiglio comunale, rimane però il ruolo consultivo di questi organismi e l’attività di presentazioni di proposte e sollecitazioni verso l’organo centrale, derivante da un rapporto con il territorio che passa anche attraverso strumenti di partecipazione popolare. Il Regolamento prevede, tra l’altro, infatti la realizzazione di assemblee territoriali aperte a tutti, in modo da rendere possibile la condivisione di idee, proposte e progetti con cittadini e associazioni. Si conferma il ruolo degli Uffici relazioni con il pubblico come strumento fondamentale per l’ascolto dei cittadini.

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