28/11/2014

PIANO CASE DELLA SALUTE, INTERPELLANZA IN CONSIGLIO

L’assessora Urbelli ha risposto al consigliere Bussetti (M5s) sulle decisioni prese per le collocazioni nella zona nord di Modena e nell’ex ospedale estense

“I servizi sanitari del distretto di Modena sono concentrati nella zona centro-sud. La decisione di collocare la prima delle quattro case della salute nella zona nord è quindi conseguente allo stato attuale dei servizi sanitari del territorio e alla necessità di riqualificarli”. Giuliana Urbelli, assessora alla Sanità del Comune di Modena, ha risposto così all’interrogazione, poi trasformata in interpellanza, presentata nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 27 novembre da Mario Bussetti di M5s. Il consigliere ha chiesto come mai, “tra tutte le zone possibili, si è scelta come prioritaria la zona nord e quali motivazioni di programmazione sanitaria hanno condotto gli amministratori dell’Azienda Usl a individuare un terreno privato su cui costruire e perché non si sia intervenuti su uno dei tanti contenitori in disuso. “Nessun edificio adeguato – ha proseguito l’assessora Urbelli – era nella disponibilità del Comune in quella zona. L’Azienda Usl ha optato per l’acquisto di un terreno, aprendo una gara a evidenza pubblica in base alla quale è stato definito il prezzo, poi ulteriormente abbassato grazie all’intervento del Demanio”. Nell’interpellanza si chiedeva anche conto dell’utilizzo di parte dell’edificio dell’ex ospedale Estense, anche rispetto all’eventuale presenza di pavimenti in amianto, come sede della casa della salute per la zona centro: “Una scelta – ha spiegato Urbelli – dovuta al fatto che la porzione di fabbricato da destinare a casa della salute è già nella disponibilità dell’azienda sanitaria. Quanto all’amianto, non ci sono notizie che sia presente in forma pericolosa”.

Nel dibattito, per il M5s Marco Bortolotti ha puntato l’attenzione sulla cifra spesa per l’acquisto del terreno che ha definito “una spesa enorme che non ci possiamo permettere: quel milione e sei della sanità oggi ci serve per curare i malati. È inaccettabile da parte di un’amministrazione che ritenga di dover salvaguardare il bene dei cittadini. Quanto all’Estense, spero sia una collocazione di passaggio: il polo della cultura deve fare cultura e non interferire con la casa della salute”. E Mario Bussetti ha aggiunto che se anche i soldi non li ha spesi il Comune ma la Regione, “speravamo in un tentativo di orientare diversamente la spesa, visto che è comunque denaro dei cittadini”.

Per il Pd Paolo Trande ha sottolineato che “l’acquisto del terreno è stato fatto autonomamente dall’azienda Usl con la quale il Comune ha successivamente stabilito un protocollo che cercasse di rispondere il meglio possibile a tutte le esigenze”.

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