16/12/2014

DIRITTI DI SUPERFICIE, I DIBATTITI IN AULA SULLE TRE DELIBERE

L’approvazione degli atti è stata accompagnata dagli interventi di alcuni consiglieri

L’approvazione delle tre delibere su proroga del diritto di superficie a favore dell’“Associazione sportiva dilettantistica La Fratellanza 1874” (unanimità) e de “Il Torrazzo service scarl” (a favore Pd, M5s, Per me Modena, Sel, Ncd, astenuti FI e Udc) e autorizzazione a iscrivere ipoteca per la società “Spazio cooperativa Unimmobiliare” (a favore Pd, M5s, Per me Modena, Sel e astensione di FI e Udc), nella seduta di lunedì 15 dicembre, è stata accompagnata dall’intervento di alcuni consiglieri.

Il capogruppo di FI Andrea Galli ha colto l’occasione per evidenziare che “è immorale la presenza di macchine da gioco nei locali e quasi tutte le polisportive le hanno. Tale attività portano alla polisportiva un reddito esageratamente superiore rispetto a quanto è dovuto all’Amministrazione e spesso sono presenti anche altre attività con scopo di lucro, che non hanno niente a che vedere con gli obiettivi iniziali delle polisportive”. Il consigliere ha quindi annunciato l’astensione del gruppo, mentre si è detto “pienamente d’accordo” con la delibera relativa alla Fratellanza, “che dimostra – ha aggiunto – come per generare socialità non è necessario essere una polisportiva”.

Per il Pd, Fabio Poggi ha ricordato come il Regolamento detti linee precise, come ad esempio il fatto che una quota della superficie della polisportiva pari al 25 per cento possa essere messa a reddito, ma che non è possibile fare solo attività commerciale. “Invito il Consiglio ad approfondire il Regolamento – ha proseguito – e, se lo ritiene necessario, a cambiarlo dopo una discussione ad hoc. Per ciò che riguarda Il Torrazzo, la delibera mira a dare continuità a una attività sportiva meritoria, in gran parte di volontariato, che l’Amministrazione non sarebbe in grado di seguire”. Rispetto alla Fratellanza, il consigliere ha evidenziato che la trasformazione in Asd (Associazioni sportive dilettantistiche) è un precedente virtuoso che va preso come caso di studio e che può portare grandi novità”. Per il capogruppo Paolo Trande “il consigliere Galli ha dipinto un quadro abbastanza lontano dalla realtà. Il dibattito sulla sostenibilità economico-finanziaria delle polisportive, che possono destinare il 25% al profit, è una scelta fatta tanti anni fa, visto che svolgono un importante ruolo sociale, perché il volontariato non era sufficiente a tenerle in vita”. Il consigliere ha inoltre precisato che “non c’è alcun dubbio che sia discutibile il profilo etico delle slot machine e delle sale gioco, ma purtroppo contro queste attività ci siamo scontrati più volte con i limiti di azione definiti dalla legge nazionale”. Marco Forghieri ha invece ricordato che la polisportiva San Faustino, parte della cooperativa Unimmobiliare, “è nata a fine anni ‘70 in modo da rispondere a esigenze di quel tempo. Oggi forse otto campi da bocce non sono più funzionali e la scelta è quella di mantenerne quattro e fare una palestra per ginnastica dolce”.

Per il M5s, Luca Fantoni, riferendosi alla delibera della cooperativa Unimmobiliare, ha chiesto se è possibile iscrivere ipoteca per un intervento già realizzato. Per la proroga de Il Torrazzo ha evidenziato che si tratta di una polisportiva “che svolge una bellissima attività sociale, nella quale non si sono mai viste slot machine: credo che il tema emerso del gioco d’azzardo e della ludopatia vada discusso in altra sede – ha precisato – perché si tratta di un tema molto ampio che andrebbe trattato in una commissione ad hoc”. Il consigliere ha infine evidenziato come sia difficile che altre società a Modena possano rientrare nel genere di associazionismo delle Asd come La Fratellanza: “Se qualcuna ne ha le caratteristiche spero che effettui la trasformazione”, ha concluso. Mario Bussetti ha espresso l’esigenza “di maggiore controllo da parte dell’Amministrazione. La presenza di slot machine, di cui il Comune avversa l’uso, in alcune polisportive contrasta con il fatto che si tratta di un terreno pubblico e di concessioni per finalità pubbliche. In questo vediamo una contraddizione stridente e l’Amministrazione deve porre freni o mettere regole più chiare”.

Anche Adriana Querzè di Per me Modena ha chiesto chiarimenti, “anche sul tipo di controllo che può avere il Comune sulle polisportive. È presumibile che, se le singole polisportive hanno acceso un mutuo e vanno al rinnovo – ha aggiunto – potenzialmente l’Amministrazione potrebbe non esserne messa a conoscenza. È necessario avere i necessari strumenti di controllo”.

Per Marco Cugusi di Sel “le polisportive hanno avuto una storia e un ruolo importantissimo in città e non si può dimenticare. La presenza delle slot machine nelle polisportive – ha aggiunto – è sicuramente un problema che va risolto e concordo con l’idea di indire una Commissione dedicata alla ludopatia”.

Nelle repliche, l’assessore al Patrimonio Gabriele Giacobazzi, con riferimento alla cooperativa Unimmobiliare, ha evidenziato che “succede normalmente che per realizzare un immobile la banca conceda un prefinanziamento e stipuli il mutuo solo quando l’immobile è già stato realizzato, perché ha bisogno che la garanzia ipotecaria sia basata su qualcosa di concreto. In merito all’autorizzazione per l’iscrizione a ipoteca il Regolamento è sufficientemente chiaro – ha aggiunto – ma se ci fossero dubbi interpretativi sulle procedure l’approvazione della delibera li chiarisce definitivamente”. Anche sul tema dell’utilizzo di parte della superficie delle polisportive per attività no profit l’assessore ha confermato che “il Regolamento attuale è molto chiaro”.

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