14/02/2014

AREE F, DIBATTITO SULLA VARIANTE DI VIA FRATELLI ROSSELLI

L’approvazione della delibera è stata preceduta dall’intervento di diversi consiglieri

Un lungo dibattito ha preceduto l’adozione della variante a Poc e Rue relativo all’Area F di via Fratelli Rosselli e via San Giuliano (Pd favorevole; contrari Fratelli d’Italia, FI-Pdl, Modena futura, Sel, Modenasaluteambiente.it, Etica e legalità, Nuovo centro destra; astenuti Lega nord, Udc e Movimento per cambiare insieme per Modena) avvenuta giovedì 13 febbraio.

Ha aperto il dibattito Paolo Ferraresi dell’Udc che ha chiesto chiarimenti sui parcheggi attuali e quelli previsti e in particolare se il costo per la ristrutturazione sia interamente a carico dei proprietari.

Eugenia Rossi di El ha parlato “di cecità del settore urbanistica che continua a puntare ad accordi con i privati senza una visione di insieme in una logica dannosa e priva di senso. Inoltre, la delibera procede con una variante al Poc illegittima a Piano ormai scaduto. A fronte di ciò discutere di parcheggi o piani particolareggiati è fuori luogo”. Osservazioni condivise da Sandra Poppi di Msa: “È l’ennesima area F che diventa residenziale alla faccia del percorso dei 100 per Modena che chiedevano di riqualificare l’esistente senza utilizzare altro territorio. Senza contare che il traffico nella zona in questione è già al collasso”.

Per il Pd, Michele Andreana ha ribadito la piena legittimità degli atti. “Inoltre non è vero che non si è tenuto conto delle obiezioni – ha detto – perché è stato rivisto il numero di alloggi da realizzare nelle aree F e non è vero che sottraiamo terreno agricolo, perché esse sono già urbanizzate e all’interno del perimetro del Psc”. Il capogruppo Paolo Trande ha sottolineato: “Per quanto la possibilità di usare le aree F per fare cohousing sociale non sia condivisa da tutti, non abbiamo trovato altre soluzioni per immettere sul mercato alloggi a prezzi sostenibili. Si stima che a Modena ci siano tra i 5 e i 6 mila alloggi sfitti, ma non trovano sbocco perché si rivolgono probabilmente a un mercato diverso” e ha anche ricordato le difficoltà che incontrano i bandi per l’acquisizione di alloggi da destinare a Erp. Maurizio Dori ha insistito: “Mancano i fondi per riqualificare, se questi finanziamenti non li dà lo Stato e non li ha la Regione, come può averli l’Ente locale?”. Luigi Alberto Pini ha evidenziato che “Modena è nella top ten delle città italiane per verde pubblico per abitante: 60 metri quadrati per cittadino contro una previsione di legge di 30” e ha aggiunto che “una parte del 20 per cento di superficie rimasta al privato e trasformata in edificabile è destinata a verde condominiale”. Gian Domenico Glorioso, rispondendo alle osservazioni di Olga Vecchi (FI-Pdl) che aveva detto: “Per aiutare l’edilizia sociale, la Giunta ha scelto di aumentare le tasse sugli affitti concordati”, ha spiegato che “l’imposta sugli alloggi varrà per il 2,5 per cento in meno rispetto al 2012 e l’aumento di un aliquota non comporta automaticamente una spesa complessiva aggiuntiva”.

Non è d’accordo il capogruppo di FI-Pdl Adolfo Morandi: “A Modena le aliquote su patti concordati e appartamenti dati in uso a parenti fino al terzo grado sono aumentate, così come l’aliquota sulla prima casa, visto che l’Imu era stata abolita. Per quanto riguarda la delibera, ha parlato di “tendenza all’espropriazione della proprietà privata, perché per evitare di pagare tasse su un terreno che non rende, i proprietari sono costretti alla perequazione a condizioni vessatorie. Inoltre, il costo edificatorio dell’area si scaricherà tutto su quel 20 per cento di edifici privati che avranno prezzi inaccessibili”. E Sandro Bellei ha aggiunto: “Non è vero che gli alloggi sfitti siano solo di edilizia di lusso. Non siamo i difensori dei proprietari di case, ma notiamo che in questa città si è costruito tanto e si continua a farlo giustificando certe scelte sempre con le stesse motivazioni”.

Per Sergio Celloni di Mpc “l’Amministrazione continua a costruire nonostante le centinaia di metri di edificato inutilizzato nel privato e nel pubblico, perché i costi sono inferiori a quelli per ristrutturare e le nuove edificazioni servono ad alimentare questo circolo vizioso a vantaggio delle cooperative edilizie”.

Secondo Nicola Rossi di Mf “l’inversione di tendenza sull’utilizzo delle aree F non c’è stata. Quella di via Fratelli Rosselli è un’operazione forzata, perché nella zona si sono già fatti interventi molto impattanti e l’intervento, avviato anni fa, non ha più senso, dati i cambiamenti del mercato immobiliare,”.

Federico Ricci ha ricordato la posizione contraria di Sel al documento di indirizzi per il Psc “per varie ragioni, tra cui il fatto che non è possibile ragionare del Psc escludendo le zone F. Oggi siamo ancora in attesa di vedere il Quadro conoscitivo e gli altri passaggi dell’iter del Psc, per cui voteremo contro la delibera”.

In chiusura, l’assessore alla Programmazione Gabriele Giacobazzi ha precisato che “l’obiettivo è fare in modo che i cittadini possano accedere a edilizia di adeguata qualità a prezzi di vendita convenzionati e affitti ragionevoli. Respingo le accuse di illegalità e illegittimità – ha aggiunto – le procedure adottate sono quelle previste dalla legge e dallo strumento urbanistico comunale”.

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