17/02/2014

SERVIZIO CIVILE GIÀ INIZIATO PER CIRCA 150 RAGAZZI

Presidente del Copresc Poggi: “Gli enti modenesi tra i primi ad avere avviato i volontari. Segno di rispetto, inoltre la formazione coordinata consente risparmi”

E’ iniziato il servizio civile per quasi 150 giovani impegnati in strutture e associazioni del territorio provinciale.

Sono state 680 in tutto le candidature arrivate. I 122 ragazzi selezionati dal bando ordinario nazionale e i 22, che possono usufruire della stessa opportunità grazie al bando regionale, sono già entrati in aula per la formazione congiunta. Per altri quattro il servizio civile inizierà il mese prossimo. Tutti saranno impegnati per un anno nei progetti presentati dagli enti accreditati: oltre a Acli, Arci, Aism, Gavci, Misericordia e Udicon di Modena; le cooperative sociali Arcobaleno di Maranello e Nazareno di Carpi; le associazione Mani Tese di Finale e Lag di Vignola;  le Caritas di Modena e Carpi; l’Unione Terre di Castelli e i Comuni di Modena, Fiorano, Sassuolo, Formigine, Maranello, Pavullo, Castelfranco, Carpi e Prignano.

“Modena è tra le poche realtà nazionali in cui i vincitori dei bandi hanno già iniziato la loro esperienza formativa”, afferma Fabio Poggi presidente del Copresc oltre che assessore alla Cooperazione internazionale del Comune di Modena. “Nonostante il ritardo con cui è uscito il bando nazionale – continua Poggi - gli enti locali del territorio sono stati capaci di sveltire le pratiche burocratiche e coordinarsi nella selezione dei candidati, avviando i ragazzi al servizio civile già all’inizio di questo mese. E’ un segno di rispetto nei confronti dei giovani e al tempo stesso un’opportunità per gli enti che, tra l’altro, riescono in tal modo anche a risparmiare attraverso la formazione coordinata”.

“Resta però la preoccupazione – aggiunge il presidente del Copresc – per i ripetuti ritardi con cui il bando nazionale viene pubblicato. Il carattere biennale che di fatto ha assunto rischia di compromettere la continuità dei progetti. Una preoccupazione avvertita soprattutto dagli enti della Bassa modenese che fra un paio di mesi non potranno più disporre dei 500 volontari arrivati attraverso il bando straordinario a favore delle popolazioni terremotate”.

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