04/04/2014

VIA LE CIRCOSCRIZIONI, A MODENA ARRIVANO QUATTRO QUARTIERI

Il Consiglio comunale ha approvato la delibera sul Regolamento di prima attuazione della partecipazione territoriale e quella per la determinazione numerica

Viene definitivamente dato addio alle Circoscrizioni, che nel mese di maggio, a fine consiliatura, scompariranno. Ma al loro posto, almeno nella prima fase, arriveranno quattro quartieri, che coincideranno con i confini delle sezioni elettorali, quindi le attuali Circoscrizioni: 1 Centro Storico, 2 Crocetta - S. Lazzaro - Modena Est, 3 Buon Pastore - S. Agnese - S. Damaso, 4 San Faustino - Madonnina – Quattroville.

Dopo l’approvazione delle modifiche allo Statuto di qualche settimana fa, infatti, il Consiglio comunale, nella seduta di giovedì 3 aprile, ha approvato le due delibere sul Regolamento di prima attuazione della partecipazione territoriale e per la determinazione numerica territoriale dei Quartieri. Per la prima si sono espressi a favore del Pd e di Federico Ricci di Sel, contro Fratelli d’Italia, FI-Pdl, Modena futura, Udc, Modenasaluteambiente.it, Etica e legalità, Nuovo centro destra e Ingrid Caporioni di Sel. Per la seconda, a favore Pd e Federico Ricci di Sel, contro FdI, Mf, Udc e Msa. La prima delibera è stata emendata su proposta del Pd (a favore Pd e Sel, contro FdI, FI-Pdl, Mf, Udc, El, Ncd, astenuto Msa) in modo da garantire “il più possibile la presenza equilibrata di entrambi i sessi” nella composizione dei Consigli di quartiere.

I provvedimenti arrivano dopo la soppressione delle Circoscrizioni, stabilita in nome della spending review dalla finanziaria del 2010 in tutti i Comuni con meno di 250 mila abitanti, “ma sono perfettamente in linea con la legge nazionale – ha spiegato l’assessore al Decentramento Fabio Poggi illustrando le delibere – che prevede che i Comuni promuovano l’istituzione di nuovi organismi di partecipazione popolare su base territoriale”.

“Non a caso il Regolamento dei quartieri viene definito ‘di prima attuazione della partecipazione territoriale’”, ha affermato Poggi. “La partecipazione territoriale è stato l’obiettivo che ci ha fatto costruire il regolamento per un nuovo organismo e si parla di prima attuazione perché si prevede una fase sperimentale per poi demandare al prossimo Consiglio la verifica di questo andamento e l'organizzazione definitiva in sette Quartieri”. Nel Regolamento “si sono valutate alcune scelte coraggiose – ha aggiunto l’assessore – come non prevedere premi di maggioranza e coalizione, ma la nomina di consiglieri su base proporzionale. Sarà quindi la volontà e l’impegno politico di tutte le parti a rendere efficace l’azione dei nuovi quartieri”.

La composizione dei Consigli di quartiere avverrà su deliberazione del Consiglio comunale in base al risultato elettorale delle elezioni amministrative e la durata sarà metà consiliatura. Dopo questo termine il Consiglio comunale procederà a una nuova deliberazione. Il Regolamento prevede, tra l’altro, la realizzazione di assemblee territoriali aperte a tutti, in modo da rendere possibile la condivisione di idee, proposte e progetti con cittadini e associazioni, la possibilità di organizzarsi in Commissioni tematiche, di esprimere pareri e svolgere un ruolo progettuale. Si conferma il ruolo degli Uffici relazioni con il pubblico come strumento fondamentale per l’ascolto dei cittadini, è previsto il coordinamento tra presidenti di quartiere con Consiglio comunale, Giunta e sindaco.

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