21/07/2014

GIGHE E SALTERELLI, ECCO I BALLI POPOLARI DELLA MONTAGNA

Martedì 22 luglio alle 21.30 in centro storico c’è “Che non venisse mai giorno”, i “Suonatori della Valle del Savena” in concerto gratuito per “Tradizioni in Pomposa”

Gighe, ruggeri, manfrine e bergamaschi, salterelli. I “Suonatori della Valle del Savena”, eredi di una tradizione che affonda le sue radici sull’Appennino dal XVI secolo, proporranno questi antichi balli popolari della montagna bolognese in piazza Pomposa a Modena martedì 22 luglio alle 21.30.

Lo spettacolo gratuito “Che non venisse mai giorno” nella piazza del centro storico rientra nel programma dell’estate modenese organizzata dal Comune ed è il secondo di “Tradizioni in Pomposa”. La rassegna dedicata alla musica e ai balli popolari si svolge nei martedì di luglio a cura dell’associazione culturale “La Pomposa”, con la direzione artistica di Gino Pennìca.

I “Suonatori” dell’ultima generazione sono stati fondati nel 1974 da Bruno Zanella, Melchiade Benni, Aridante Minarini e Primo Panzacchi, sotto l’impulso di Stefano Cammelli, per presentare la musica della valle al pubblico delle città.

La formazione attuale è composta da Placida Staro “Dina” (dal 1986 “leader” del gruppo) al violino e voce; Bruno Zanella alla chitarra bolognese; Gabriele Roda al contrabbasso/basso; Domenico Salomoni alla batteria; Elisa Lorenzini, Carolina Conventi e Stefano Reyes ai violini; Davide Dobrilla alla fisarmonica cromatica.

Il repertorio, che tiene conto dei “modelli” adattabili alle differenti occasioni e agli stili dei diversi borghi, è di circa trecento melodie di balli antichi. Accanto a questi, c’è il liscio montanaro, in uno stile originale elaborato dai violinisti della valle nell'ultimo secolo. “La danza dell’Appennino bolognese – spiegano i “Suonatori della Valle del Savena” - serve per incontrarsi, conoscersi, è espressione  di un’arte che vuole la persona protagonista attiva e ‘competente’, è cultura della diversità, della varietà, della differenza”.

I “Suonatori della Valle del Savena” hanno una ricca discografia a iniziare dai due dischi editi per l’Albatros nel 1974 (Musiche e canti popolari dell’Emilia 1)e nel 1976 (Musiche e canti popolari dell’Emilia 2) curati da Stefano Cammelli, per finire con quelli curati da Placida Staro nel 1991 (Albatros), nel 1995, nel 1996 (Sony), nel 2002, 2007, 2009 (Nota ed.). Ultima uscita nel 2012, l’album doppio “È qui la festa?” (Nota ed.).

La rassegna “Tradizioni in Pomposa” ritorna martedì 29 luglio con i musicisti della Bev (Bonifica emiliano veneta) in danze, canti e altri progetti.

Per informazioni su “Tradizioni in Pomposa” si può telefonare al direttore artistico Gino Pennìca, ebanista in via del Voltone, allo 059 230246 o al 333 1299306.

La rassegna rientra nell’ambito delle iniziative dell’Estate modenese 2014; il programma completo è consultabile sul sito (www.comune.modena.it).

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