26/07/2014

VIA CASSIANI, “L’AREA RIMARRA’ A VOCAZIONE SPORTIVA”

Lo ha detto l’assessore Guerzoni rispondendo a un’interrogazione di Fantoni (M5s). “Assegnazione per la fase di transizione, poi concessione con bando pubblico”

"L’area di 44 mila metri quadrati tra via Cassiani e via Staffette Partigiane rimarrà a vocazione sportiva e sarà concessa attraverso bando pubblico. Dopo la cessazione del diritto di superficie e la mancata richiesta di proroga da parte di Cnh, in questa fase di transizione, si è scelto di confermare la gestione a un’Associazione temporanea di scopo di cui fa part Cedas, che se ne occupa da trent’anni”.

Lo ha detto l’assessore allo Sport del Comune di Modena Giulio Guerzoni rispondendo nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 24 luglio all’interrogazione, trasformata in interpellanza, del consigliere del Movimento 5 stelle Luca Fantoni sull’assegnazione di una struttura sportiva tra via Cassiani e via Staffette Partigiane.

Il consigliere ha chiesto, in particolare, se esiste un’istruttoria che ha portato alla delibera di Giunta dello scorso maggio che assegna l’utilizzo della struttura dal primo luglio 2014 al 30 giugno 2015 al Cedas, alla polisportiva Sacca e ad altri soggetti in un’Associazione temporanea di scopo, ricordando la presenza da diversi anni, all’interno della struttura di un’altra associazione sportiva che opera nell’ambito tennistico, la Discovery sport planet, interessata alla gestione dell’impianto. Associazione che, in occasione dell’insediamento del Consiglio comunale di sabato 21 giugno ha organizzato una manifestazione in forma di protesta nei confronti della delibera di Giunta. Fantoni ha inoltre domandato perchè non è stato fatto un regolare bando di gestione in anticipo rispetto alla scadenza, quanto la delibera incide sulle casse comunali, se sono stati dati finanziamenti di inizio attività all’Associazione temporanea di scopo e chi si accollerà il costo delle utenze della struttura visto che prima erano interamente coperte da privati. Il consigliere ha infine domandato come la Giunta intenda risolvere il problema dell’associazione Discovery Sport Planet che, non essendo stata coinvolta nella scelta, si trova fortemente limitata nell’esercizio della propria attività dal primo luglio.

“L’Amministrazione si è mossa con coerenza nell’interesse di tutte le parti”, ha proseguito l’assessore Guerzoni. “Lo scorso martedì 24 giugno, con appuntamento fissato ben prima della manifestazione dell’associazione, io e il sindaco abbiamo incontrato in Municipio i rappresentanti di Discovery e abbiamo detto loro che il Comune si sarebbe mosso per un uso condiviso dell’area fino a giugno 2015. In seguito è stato sottoscritto un accordo per consentire all’associazione di utilizzare gli impianti fino al 12 settembre, data di conclusione del centro estivo che organizza, ed è già stata avviata la seconda fase che dovrà portare, su proposta del Comune, all’utilizzo condiviso”. Guerzoni ha però precisato che “il Comune non ha alcun accordo patrimoniale precedente con Discovery, in quanto la concessione del diritto di superficie, dal 1984, è a nome di Cnh, che ha costruito gli impianti e li ha fatti vivere con l’attività della sua associazione di dipendenti, il Cedas. Otto anni fa, Discovery è entrata nella gestione sulla base di un accordo con Cnh”. L’assessore ha inoltre precisato che la concessione ad Ats non è onerosa e non prevede quindi contributi pubblici per le utenze, e che non c’è stata alcuna istruttoria pubblica per la delibera del maggio scorso.

Sul tema è intervenuto anche Vincenzo Walter Stella del Pd, che ha evidenziato come Discovery abbia gestito l’impianto in rapporto con Cnh, non con il Comune: “Per questa ragione – ha detto – non ha diritto di prelazione e il Comune non mi risulta essersi preso alcun impegno. Si tratta di un’area che dopo 30 anni torna ad essere bene pubblico e l’Amministrazione ha il dovere di valorizzarla il più possibile, così da garantire un valore aggiunto all’intera zona”.

Per Giuseppe Pellacani dell’Udc l’assegnazione “non è una novità e non fa che perpetuare situazioni; va sostituita con bandi. E in merito a questi, si dovrebbe iniziare a ragionare sul fatto di mettere termini più brevi, di 3-4 anni”. Il consigliere, infine, ha chiesto “se c’è la disponibilità a ragionare sul sistema delle polisportive: i cittadini hanno cambiato esigenze e devono essere aggiornate le offerte sociali”.

Nella replica, il consigliere Fantoni ha sottolineato di “non voler incentivare il privato all’interno di aree e strutture pubbliche, ma semplicemente di voler garantire la possibilità di tutti a partecipare. Chiedo trasparenza in queste assegnazioni - ha detto - e che vengano organizzati bandi per tempo in modo da avere una giusta diffusione. Spero comunque che si trovi un accordo con Discovery che in questi anni ha lavorato bene migliorando il bene comunale stesso”.

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