21/01/2015

NEL “NUOVO” SAN PAOLO SPAZIO ANCHE PER IL SIGONIO

Si rafforza la vocazione culturale e didattica del complesso che ospita un nido, una materna, Giurisprudenza e il Cubec. Lavori per 17 milioni e mezzo di euro

Il restauro del San Paolo restituisce alla città un complesso storico di pregio e, al tempo stesso, uno spazio funzionale di grande qualità rafforzando la sua vocazione culturale e didattica. Oltre all’asilo nido e alla scuola d’infanzia, attività già avviate alla fine di agosto con un sezione per scuola, il complesso infatti ospiterà, come previsto, la Biblioteca della Facoltà di Giurisprudenza e la Scuola di Belcanto di Mirella Freni alle quali si aggiunge l’inserimento di alcuni laboratori dell’istituto Sigonio, in vista dell’intervento di riqualificazione della sede storica di via Saragozza. Mentre nell’area originariamente destinata al Centro per le famiglie, che rimane invece in via Redecocca, troveranno posto altre attività didattiche e a carattere culturale.

Il punto sull’intervento, mentre terminano i lavori iniziati nel maggio del 2010 e interamente finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena per un importo di 17 milioni e mezzo di euro, è stato fatto in occasione di una visita al complesso del San Paolo con il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, il rettore Angelo Oreste Andrisano e il presidente della Fondazione Andrea Landi, il vice sindaco a assessore alla Cultura e all’Istruzione Gianpietro Cavazza.

Nell’area troveranno posto anche attività commerciali, oltre a un bar che si affaccia sul cortile del Banano e a un ristorante nella zona del cortile del Leccio per i quali si sta definendo il bando per la gestione: saranno richieste proposte innovative sulle tipologie commerciali, sull’animazione serale per il complesso, oltre a soluzioni per pasti a costi contenuti rivolte a studenti e frequentatori delle attività.

Restano da ultimare gli interventi sulla Chiesa di San Paolo e l’Oratorio, inagibili dopo il terremoto del maggio 2012. I lavori di restauro e consolidamento dei due edifici saranno finanziati dalla Regione Emilia-Romagna. Anche questi spazi potranno essere utilizzati per attività didattiche e culturali e saranno a disposizione per iniziative pubbliche.

La Biblioteca di Giurisprudenza avrà il suo ingresso in via Camatta e custodirà 257 mila volumi in otto chilometri di scaffalature al primo piano del comparto est, che si sviluppa intorno al Cortile del Leccio su una superficie di circa 3 mila metri quadrati. Sempre al piano terra sono previsti gli spazi del Centro di Documentazione e Ricerche sull’Unione europea.

Nel comparto ovest, che si estende per circa 6 mila metri quadrati tra via Selmi e il Giardino delle Caselle, trovano posto la scuola d’infanzia, l’asilo nido, il Cubec, attività didattiche e culturali, il bar, il ristorante e le attività commerciali che si affacciano su via Selmi. I servizi scolastici possono usufruire di cortili interni protetti e del Giardino delle Caselle dal quale è previsto l’accesso alle scuole.

Il progetto definitivo e il progetto esecutivo dell’intero complesso sono stati redatti dall’architetto Franca Stagi e dalla società Politecnica Ingegneria e Architettura. Il progetto per il recupero del Cortile di via Caselle è stato elaborato dall’Ufficio tecnico del Comune di Modena.

La proprietà del complesso San Paolo è tuttora dell’Azienda Servizi alla Persona – Patronato Figli del popolo e Fondazione San Paolo e San Geminiano, ente costituito nel 1998, attraverso le riconversioni dell’Educatorio Provinciale San Paolo e Istituto Orfanelle San Geminiano. L’edificio è dato in comodato d’uso al Comune di Modena, alla Provincia e all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

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