20/03/2015

CICLABILI / 1 – IL CONSIGLIO APPROVA CINQUE MOZIONI

Quattro hanno ottenuto l'unanimità, la quinta (Pd e Sel a favore, contro Per me Modena) ha suscitato la contrarietà di M5s e FI, che sono usciti dall’Aula

Predisporre un piano pluriennale a sostegno della mobilità ciclabile con l’obiettivo di ridurre progressivamente l’uso dell’auto e integrare il Piano per la mobilità ciclabile con elementi che consentano un miglioramento della fruibilità dei percorsi e attraverso una visione d’insieme della mobilità urbana. Ma anche valutare l’attuazione del progetto Biciclette Usato Sicuro per promuovere il mercato dell’usato e disincentivare i fenomeni di ricettazione e dare priorità alla realizzazione di un collegamento ciclabile su Jacopo da Porto sud nel caso di pista sul tragitto della ferrovia dismessa, piuttosto che su strada Cognento.

È ciò che chiedono gli ordini del giorno relativi alla mobilità ciclabile approvati dal Consiglio comunale nella seduta di giovedì 19 marzo. Respinti, invece, altri tre ordini del giorno sul tema. Il dibattito relativo alle piste ciclabili si è svolto dopo la comunicazione in merito del sindaco Gian Carlo Muzzarelli e dell’assessore alla Mobilità Gabriele Giacobazzi dello scorso 15 gennaio. Il Piano completo, in corso di sviluppo, arriverà in Aula nei prossimi mesi come annunciato dall’assessore.

Dei cinque documenti approvati, quattro hanno ottenuto l’unanimità (in Aula Pd, Per me Modena e Sel), mentre il quinto ha ricevuto il voto favorevole della maggioranza e contrario di Per me Modena. Il documento, illustrato da Andrea Bortolamasi e firmato anche dal capogruppo del Pd Paolo Trande, invita la Giunta “a tenere in debito conto le proposte contenute nelle mozioni del M5s nel caso in cui queste non dovessero vedere un voto positivo dell’Aula”, definisce infatti “oggettivamente condivisibili” le mozioni del M5s ma ritiene che contengano “indicazioni di dettaglio più proprie della successiva fase di definizione del Piano di dettaglio, emendabile e modificabile, previsto per l’autunno 2015”. La mozione ha suscitato la contrarietà di FI e M5s che, dopo averlo annunciato, hanno lasciato l’Aula non partecipando alle votazioni.

Il capogruppo di FI Andrea Galli ha parlato di “presa in giro” e il capogruppo del M5s Marco Bortolotti ha definito la mozione “non degna del Consiglio, il cui ruolo – ha aggiunto – è quello di discutere delle tematiche e dare indirizzi alla Giunta, ed è quello che noi abbiamo cercato di fare in modo serio”.

La mozione di Per me Modena, illustrato dalla consigliera Querzè, che chiede un piano pluriennale di sostegno alla mobilità ciclabile invita alla costruzione dei tratti mancanti sulle ciclabili a rendere i percorsi scorrevoli migliorando incroci e attraversamenti, a consentire ai ciclisti di circolare in entrambi i sensi di marcia nelle strade a senso unico, a realizzare la manutenzione del manto stradale, del verde e dell’illuminazione delle piste, a esercitare un adeguato controllo sulle auto che sostano sui passaggi per ciclisti, a privilegiare nelle nuove costruzioni le ciclabili in sede stradale evitando la promiscuità ciclopedonale, a riorganizzare lo spazio pubblico assegnando spazi e risorse in modo proporzionale alle effettive modalità di spostamento, ad esempio il 7 per cento destinato alla pedonalità e il 10 per cento alla ciclabilità.

Il documento di Sel, illustrato dal consigliere Marco Cugusi, chiede di integrare il Piano per la mobilità ciclabile con dati relativi ai flussi di spostamento dei cittadini e alla domanda di mobilità ciclabile, di attivare una integrazione o un raffronto con il Piano urbano della mobilità per pianificare i vari ambiti della mobilità con una visione d’insieme e progettazione complessiva, di migliorare la fruibilità dei tratti ciclabili esistenti, di ampliare e aumentare le zone a 30 chilometri orari, di consentire ai ciclisti la circolazione a doppio senso nelle strade a senso unico, di sostituire le rastrelliere con i portabici a “P”, di valutare il miglioramento e l’aumento di depositi custoditi, di dotare il Tavolo della mobilità di un regolamento e di coinvolgerlo nella pianificazione degli interventi.

L’ordine del giorno di Per me Modena e Sel, illustrato da Adriana Querzè (Per me Modena) invita l’Amministrazione a valutare l’attuazione del progetto Biciclette Usato Sicuro, anche usufruendo della collaborazione della Fiab, attraverso la stipula di una convenzione Comune-commercianti di biciclette.

La mozione del M5s, presentata da Luca Fantoni, infine, chiede di valorizzare il tratto di collegamento ciclabile su via Jacopo da Porto sud, nel caso di pista sulla tratta della ferrovia dismessa, come emerso da un incontro di quartiere organizzato dallo stesso Movimento a Cognento, e chiede la messa in sicurezza della stessa via con strumenti che limitino la forte velocità degli automobilisti nel tratto tra stradello Santa Maria e il santuario di San Geminiano, dove è presente anche una scuola elementare.

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