20/03/2015

CICLABILI / 2 – RESPINTE TRE MOZIONI DEL MOVIMENTO 5 STELLE

Si è espresso a favore Per me Modena, contro Pd e si è astenuto Sel

Il Consiglio comunale di Modena, nella seduta di giovedì 19 marzo, ha respinto tre mozioni del M5s sulla mobilità ciclabile, con il voto favorevole di Per me Modena, contrario del Pd e con l’astensione di Sel. FI e M5s, dopo aver espresso contrarietà per la mozione del Pd che invita la Giunta “a tenere in debito conto le proposte contenute nelle mozioni del M5s nel caso in cui queste non dovessero vedere un voto positivo” del Consiglio, hanno lasciato l’Aula non partecipando alle votazioni.

La mozione sulla messa in sicurezza degli attraversamenti ciclo-pedonali, illustrata da Mario Bussetti, chiedeva, tra l’altro, di affidare all’Ufficio tecnico comunale lo studio di fattibilità e il progetto per la realizzazione di attraversamenti ciclo-pedonali in totale sicurezza per ciclisti, pedoni e automobilisti, di verificare le piste che necessitano di messa in sicurezza (per manto stradale, illuminazione e presenza di barriere) o di essere messe in rete, di presentare un progetto concreto con priorità e tempistiche per rendere continui e integrati gli itinerari e i percorsi ciclo-pedonali e di completare la messa in sicurezza delle ciclabili esistenti con attenzione a omogeneità di segnaletica ed eliminazione di barriere architettoniche.

Una seconda mozione, presentata da Marco Rabboni, chiedeva all’Amministrazione di segnalare in maniera più efficace, entro 12 mesi, le Zone 30 già presenti nel territorio comunale e di implementare tutte le nuove Zone 30 segnalandole maggiormente, ritenendo la cartellonistica attuale “ordinaria e poco significativa” ed evidenziando il trend di mancato rispetto dei limiti delle auto in transito in tali zone.

Un’ultima mozione, illustrata da Elisabetta Scardozzi, chiedeva di presentare entro sei mesi una mappatura delle rastrelliere porta-biciclette presenti in città con il monitoraggio del loro utilizzo, verificando dove fossero carenti o sovrabbondanti e spostandole “in base alle esigenze dei cittadini emerse dall’analisi dello stato di fatto”. Il documento chiedeva inoltre di mantenere almeno per tutto il centro storico il porta-bicicletta a “P” e di sostituirlo ai modelli precedenti, di inserire nel Regolamento urbanistico edilizio (Rue) comunale l’obbligo di deposito di bici o cantina ciclabile in tutti i condomini di nuova costruzione e di incentivarli anche nella riqualificazione dell’esistente. Invitava, infine, a sollecitare la presenza di un deposito custodito di biciclette in tutti i centri commerciali di medie e grandi dimensioni, in tutte le scuole e gli uffici dei servizi comunali.

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