22/04/2015

A MODENA PERCORSI DI VOLONTARIATO PER I RICHIEDENTI ASILO

Assessora Urbelli: “L’intesa tra Comune, Prefettura e mondo del Volontariato per favorire l’inserimento sociale e la restituzione nei confronti della comunità”

“Un passo importante che valorizza quanto già fatto sul nostro territorio in via sperimentale e offre strumenti per operare meglio nella medesima direzione con l’obiettivo di favorire l'inserimento sociale dei richiedenti asilo attraverso percorsi di integrazione e offrire loro la possibilità di restituire qualcosa alla comunità che li accoglie”. L’assessora al Welfare e Coesione sociale del Comune di Modena ha così commentato il “Protocollo d'intesa per la realizzazione di percorsi di accesso al volontariato rivolti a persone inserite nell'ambito di programmi governativi di accoglienza per richiedenti protezione internazionale”, firmato questa mattina in Prefettura.

Sono in tutto 380 i richiedenti asilo distribuiti attualmente nella nostra provincia, dei quali 76 giunti dall’inizio dell’anno. La maggior parte (170) è accolta in strutture del capoluogo, i restanti in quelle di altri 16 comuni. Fino a quando non viene riconosciuto lo status di rifugiati (un iter che può durare diversi mesi) l’accoglienza e la copertura economica compete al Ministero dell’Interno e a Modena la gestione è stata affidata dalla Prefettura alla cooperativa Caleidos tramite gara.

“Grazie al Protocollo sottoscritto oggi – continua l’assessora - a cui hanno contribuito in modo decisivo l'Associazione Servizi per il Volontariato e il Forum Terzo Settore (firmatari, insieme a Comune e Prefettura) i profughi trasferiti a Modena nell’ambito delle operazioni umanitarie, saranno inseriti in percorsi di volontariato per favorire l’acquisizione di competenze, reti di relazione e di “autonomie”, favorendo così l’uscita da situazioni di estrema fragilità che possono avere ricadute molto rilevanti sui servizi sociali”.

“Con ciascuno – spiega Emanuela Carta presidente dell'Associazione Servizi per il Volontariato di Modena – faremo colloqui di orientamento e una formazione utile all’inserimento nelle associazioni. Sono una decina e vanno dalla Croce Blu al Gruppo del Verde del Comitato Anziani San Damaso, quelle che già hanno aderito al progetto realizzato con i richiedenti asilo del programma Sprar.

All’interno delle associazioni i nuovi volontari saranno poi seguiti da un tutor che li accompagnerà nel percorso e manterrà i contatti con il Csv oltre che con Caleidos”.

Per il presidente del Forum Terzo Settore Albano Dugoni “il principio ispiratore è sempre rimuovere gli ostacoli, ricordando che è in atto una vera emergenza umanitaria e che si tratta di persone che fuggono da territori dove non sono garantiti nemmeno i diritti civili”.

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